Avellino calcio – Storie – Alfredo non c’è più: il figlio lo porta con sè al Partenio-Lombardi ogni volta

Ci sono storie che possono essere raccontante. Che fanno bene al cuore e dimostrano l’amore per chi c’era e che ora vive e rivive nel ricordo di tutti. Sono storie che solo il calcio può raccontare. Storie che solo l’amore per il proprio papà, andato via troppo presto, può regalare. E la storia arriva da Avellino. Piazza storica per il calcio italiano, piazza calda che, quest’estate, è ripartita dalla Serie D dopo la mancata iscrizione al campionato di Serie B. Lui è Alfredo Imbimbo. E’ storico il video che ritrae, un Alfredo giovanissimo, piangere come un bambino alla retrocessione dell’Avellino in Serie B, dopo un lungo decennio di militanza in Serie A. Da allora l’amore per la propria squadra del cuore non si è mai affievolito. Mai. Fino a questa estate. Quando il cuore di Alfredo smette di battere gettando nello sconforto l’intera tifoseria biancoverde. Ha convissuto a lungo con problemi respiratori. Alfredo si accompagnava da ossigeno. E con quel suo ossigeno non si perdeva una trasferta. Nè una partita in casa. E per vivere nel ricordo del papà, il figlio, ad ogni gara interna, porta con sè uno steccato che ritrae il papà con la maglia dell’Avellino. La frase “Avellino se il mio amore, non posso più venire, ma tu mi capirai” dimostra come Alfredo, con il suo animo buono e il suo volto simpatico, sia sempre lì nonostante da mesi tifi dalla Curva Paradiso. E’ amore questo. Di padre in figlio, scrivono in molti. E’ romanticismo questo. E’ qualcosa che non si può descrivere. E’ qualcosa di immensamente bello. E’ una favola che continua. Al di là di ogni categoria. Che sia Serie A o Serie D, poco importa. L’importante è esserci. Sempre. In qualsiasi modo.

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