Settima giornata di campionato in arrivo in Serie B. Dopo il pareggio in rimonta ottenuto sul campo del Padova, l’Avellino di Raffaele Biancolino torna al “Partenio-Lombardi” per la sfida con il Mantova. Andiamo insieme alla scoperta del prossimo avversario dei lupi: ecco a voi il focus sulla formazione biancorossa.
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Verso Avellino-Mantova, Possanzini in bilico
Dopo due stagioni di grandi soddisfazioni, condite dalla promozione in cadetteria e da una brillante salvezza, Davide Possanzini (classe 1976) sta attraversando il momento più complicato da quando siede sullo scanno della formazione virgiliana. I risultati non stanno arrivando ed il tecnico è in discussione. La gara con l’Avellino potrebbe davvero rappresentare l’ultima spiaggia per l’ex attaccante di Brescia e Reggina, anche in considerazione del fatto che all’orizzonte si scorge il nemico numero uno per gli allenatori con l’acqua alla gola: la sosta per le Nazionali.
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Verso Avellino-Mantova, il momento dei virgiliani
Come evidenziato in precedenza, il Mantova sta vivendo un momento molto complicato. Nelle prime sette gare stagionali (sei di Campionato e una di Coppa Italia), è arrivato un solo successo (2-1 al Pescara alla seconda giornata) a fronte di sei ko, di cui quattro nelle ultime quattro uscite. L’attacco punge pochissimo (solo 5 reti all’attivo), la difesa soffre in maniera evidente ed è la più perforata (13 reti al passivo) di tutto il torneo cadetto. Numeri preoccupanti che diventano ancora più allarmati se al conto si aggiungono i 4 gol subiti nel turno di Coppa contro il Venezia.
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Verso Avellino-Mantova, occhio a…
Mister Possanzini non è riuscito ancora a dare ordine e equilibrio alla sua creatura, pur variando qualcosa dal suo 4-2-3-1 di partenza. L’inserimento dei nuovi si è rilevato più arduo del previsto. Le tante disattenzioni che hanno segnato fin qui il cammino hanno fatto il resto. Tra tanto grigiore le note positive sono rappresentate dai due giocatori che fin qui hanno fatto vedere le cose migliori: gli attaccanti Leonardo Mancuso e Antonio Fiori. Il primo, classe 1992, si sta confermando punto di riferimento dell’attacco biancorosso (3 i gol già a referto, 2 su calcio di rigore) dopo gli ottimi numeri raccolti nella scorsa stagione. Il secondo, classe 2003, si è invece reso protagonista di buone prestazioni (2 reti all’attivo), garantendo brio e vivacità sul fronte offensivo.