Invertire la rotta. Dopo un avvio di campionato molto deludente, il Novara vuole provare a risalire la china, recuperando posizioni di classifica più consone alle aspettative di inizio stagione.
[tps_title]La guida tecnica [/tps_title]
Roberto Boscaglia (classe 1968) non sta ripetendo in Piemonte le buone cose fatte vedere prima a Trapani e poi a Brescia. Il suo 4-3-1-2, modulo adottato nelle ultime settimane in luogo del 4-2-3-1 iniziale, non sta dando i frutti sperati. Soprattutto in trasferta, dove sono arrivati cinque ko nelle cinque gare disputate. La sconfitta nel derby di Vercelli ha messo il tecnico con le spalle al muro e la gara con l’Avellino è una sorta di ultima spiaggia. Senza i tre punti infatti, l’avventura dalle parti del Piola potrebbe chiudersi in netto anticipo per l’allenatore siciliano.
[tps_title]La stella[/tps_title]
Dopo un’estate passata a sfogliare la margherita (Avellino, Parma, Novara), Gianluca Sansone (attaccante classe 1987) ha deciso di accettare la corte della famiglia De Salvo, portando in dote la sua esperienza e il suo senso del gol nella serie cadetta. Le prime gare (2 soli gol, pochi guizzi) non sono state pari alle attese, ma è da lui che i supporters piemontesi si aspettano un cambio di marcia per recuperare terreno. Sia dal punto di vista realizzativo che da quello dell’assistenza ai compagni (in primis Galabinov, partito anche lui in sordina con un solo gol all’attivo).
[tps_title]Occhio ai giovani [/tps_title]
Francesco Di Mariano (attaccante classe 1996) è uno dei tanti fiori sbocciati nel florido vivaio della Roma. Nipote d’arte, suo zio è il grande eroe di Italia ’90 Totò Schillaci, Di Mariano è alla prima esperienza in cadetteria dopo una stagione vissuta in Lega Pro tra Ancona e Monopoli (5 gol complessivi tra campionato e coppa Italia). In questa nuova avventura sta cercando di sfruttare al meglio gli spazi a disposizione (finora soli pochi spezzoni da subentrato), come in occasione della sfida con il Cittadella, quando ha trovato la via della rete nel finale di gara. Un centro inutile per il risultato ma valido per aumentare la fiducia di un ragazzo determinato a far parlare di sé.
[tps_title]La sfida di sabato [/tps_title]
Al Piola, il Novara sfiderà il suo recente passato (Toscano) per raddrizzare il presente e provare a delineare un futuro migliore. I precedenti (5 vittorie e 1 pareggio) danno grande fiducia ai padroni di casa ma l’Avellino, rinvigorito dal successo ottenuto contro lo Spezia, non è intenzionato a stendere tappeti rossi a nessuno. I lupi vogliono dare continuità e cancellare il pesante rovescio (1-4) dello scorso torneo. La pressione stavolta graverà sulle spalle degli avversari. Un fattore importante, da aggiungere allo spirito di gruppo e all’intensità vista sabato scorso, per provare a regalarsi il primo successo esterno della stagione.