Tra il processo che si apre domani, la sfida salvezza contro l’Ascoli di sabato e le scadenze imposte per non incorrere in sanzioni, saranno 120 ore di fuoco per la società. Serve un milione e duecentomila euro per pagare gli stipendi di settembre ed ottobre, i contributi e le ritenute ai tesserati. In realtà l’esborso è di 2milioni di euro ma nei giorni scorsi la Lega ha liquidato quasi 800mila euro di contributi federali andando quindi a far respirare le casse societarie. Non ci sono problemi. Lo ha sempre confermato anche Taccone. E per di più il recente ingresso di Ferullo con l’apporto di capitali freschi non desta preoccupazioni di sorta. Non sarà un problema, quindi per l’Avellino, pagare gli stipendi, adempiere ai contributi e superare il controllo senza intoppi. Non è mai accaduto in 9 anni, nè accadrà adesso. Anche perchè l’ingresso strategico di Ferullo è servito anche a questo. Ad immettere nuovi capitali in società proprio in previsione delle scadenze imposte. Saranno cinque giorni di fuoco, quindi. D’Angelo nei giorni scorsi, in una conferenza stampa, ha confermato che c’è anche un premio play-off. Società in salute, quindi, nonostante il giallo “debiti”. Il capitano, con quelle dichiarazioni, lo ha confermato indirettamente. Nessun allarme. Nessun problema economico. Ci fosse stato, lo avrebbe comunque, da capitano, reso pubblico o lasciato intendere. L’Avellino è pronto a superare anche quest’altra scadenza. Prima dovrà presentarsi nelle aule del tribunale Federale e poi battere l’Ascoli. Lunedì gli stipendi. Nessun allarme. E’ tutto sotto controllo.
Calcio Avellino – Processo e stipendi: per lunedì servono 1,2 milioni per evitare problemi
