Una denuncia per abuso d’ufficio contro il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, è stata depositata oggi dalla società sportiva Calcio Catania dopo la non ammissione nel campionato di Serie B.
Il club etneo, infatti, sarebbe indignato per aver stravolto il normale format del campionato, portandolo da 22 a 19, senza ripescare le 3 società che avrebbero preso il posto di Avellino, Bari e Cesena, non iscritte.
Domani però, il collegio di garanzia del Coni potrebbe ribaltare tutto e riportare la B a 22 squadre, ripescando così il Catania, che però ha voluto lo stesso farsi sentire.
Così si legge infatti nella denuncia esposta dal Calcio Catania: ”
“Fabbricini di fronte al caso concreto portato alla sua attenzione, dovendo amministrare i diritti degli associati alla Figc, non essendogli consentita dalle norme una determinata decisione ha posto in essere il comportamento tipico di un satrapo medievale, perché forse neppure un moderno dittatore sarebbe arrivato a tanto: ha cambiato le regole. Fabbricini ha “posto in essere un atto arbitrario finalizzato a favorire il maggior vantaggio patrimoniale delle società, che tale manovra hanno ispirato”.
Per il numero uno del club etneo il commissario della Figc ha messo in atto “un abuso dei poteri del suo ufficio, una nuova norma che gli consentisse di perseguire il suo obiettivo di formare un campionato di calcio di Serie B con solo 19 squadre, soddisfacendo così l’aspettativa di un maggior guadagno da parte di chi già faceva parte del campionato”.
