Dal bianconero al bianconero. Dopo l’Ascoli, il cammino dell’Avellino prosegue con la trasferta sul campo dello Spezia. Una squadra in salute, quella ligure, reduce da due successi consecutivi che l’hanno spinta a ridosso della zona playoff.
[tps_title]La guida tecnica[/tps_title]
Dopo le delusioni delle ultime stagioni, il presidente Volpi ha deciso di fare un passo indietro. Programmi ridimensionati, meno aspettative sulla squadra. Nessun nome eclatante, panchina affidata a Fabio Gallo (classe 1970), salito di categoria dopo i playoff raggiunti in Lega Pro alla guida del Como. In realtà per Gallo si è trattato di un ritorno in Liguria, vista la sua precedente esperienza tra il 2014 e il 2016 sulla panchina della Primavera bianconera. Il suo lavoro sta portando buoni frutti. La squadra, schierata con un equilibrato 4-3-1-2, sta crescendo di settimana in settimana coniugando gioco e risultati. Chissà che il profilo basso imposto a inizio stagione non sia il segreto per togliersi quelle soddisfazioni sempre sfuggite nel recente passato.
[tps_title]La stella[/tps_title]
Dopo 188 gol in Serie A, un Mondiale e una Champions League in bacheca, per Alberto Gilardino (classe 1982) è arrivato il momento di misurarsi con il torneo cadetto. Conteso in estate dalle matricole Venezia e Cremonese, il “violino” di Biella ha poi accettato la corte dello Spezia, legandosi al club ligure qualche settimana dopo l’inizio del campionato. Arrivato in punta di piedi, ha recuperato in breve tempo una condizione accettabile, mettendosi in competizione con gli altri attaccanti della rosa. Il minutaggio è cresciuto col miglioramento della forma fisica, con i 2 gol decisivi realizzati a Frosinone e Foggia che hanno elevato fiducia e determinazione. Un’ulteriore conferma di un qualcosa di evidente: il bomber ha ancora voglia di essere protagonista.
[tps_title]Occhio ai giovani[/tps_title]
Tra i tanti giovani del panorama cadetto, il nome di Matteo Pessina (classe 1997) è sicuramente tra i più interessanti. Scuola Milan, mezzala sinistra di sostanza e qualità, Pessina ha ritrovato in Liguria mister Gallo, il tecnico che lo ha lanciato l’anno scorso a Como (35 presenze, 9 gol), consentendogli l’estate scorsa di compiere un salto in avanti firmando un contratto con l’Atalanta. La società orobica, dopo aver testato le doti del giovane centrocampista nel ritiro estivo, ha deciso di spedirlo a La Spezia per trovare continuità nel proprio progetto di crescita. Che, vista la caratura del giocatore e le sue continue buone prestazioni, lo porterà in Serie A a stretto giro di posta.
[tps_title]I precedenti[/tps_title]
Il Picco in questa stagione è un autentico fortino (6 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta), ma i precedenti dicono che i lupi hanno un buon feeling con lo stadio ligure. Lo score recita: 1 vittoria interna, 3 pareggi, 2 successi esterni. Lo Spezia si è imposto nella scorsa stagione, l’11 marzo 2017, quando Djokovic e Granoche ribaltarono il vantaggio irpino firmato da Ardemagni. I pareggi sono datati 26 aprile 2008 (2-2), 7 dicembre 2013 (0-0) e 24 ottobre 2015 (1-1). Le vittorie dei lupi risalgono entrambe al 2014-2015. I biancoverdi si imposero sia nella stagione regolare (gol di Bittante nello 0-1 del 2 febbraio 2015), sia nel turno iniziale dei playoff (reti di Zito, Brezovec e Comi per l’1-2 del 26 maggio 2015).
