Un dato che subito si evidenzia è l’impiego di tutto i calciatori. Fatta eccezioni per Frattali e Bavena, i due portieri. Più o meno è così ma poi, per determinare i minuti, c’è da fare i conti con le approssimazioni dei cronometri, dei recuperi. Freddi numeri per chi c’era o non c’era, per chi ha giocato di più in campionato o nella Coppa Italia. I numeri sono dati reali al di là di meriti e demeriti di chi ha giocato poco, molto o per nulla. Nessuno dei ragazzi di Rastelli non ha messo piede in campo, fatta eccezione per i due estremi difensori. Tutti gli altri hanno scorrazzato sull’erba, chi molto più e chi molto meno: dai record di Gomis, Castaldo e Pisacane (fin qui) sempre presenti con ben 1000 minuti nelle gambe, fino ai 20 minuti giocati da Attila Filkor . Il range come si vede è ben ampio, la forchetta s’allarga parecchio ma include un pò tutti. Nonostante le varie sorprese proposte dal tecnico Rastelli. Un tecnico che preferisce basarsi su turnanzioni dettate da variabili multiple, quali la periodicità, lo stato di forma, le tattiche e naturalmente gli infortuni. Ma molto spesso anche dal suo famoso cuscino, ormai s’è capito, spetta l’ultima parola. Non esistono eccezioni, non esistono gerarchie. Come ha sempre sottolineato in conferenza stampa il tecnico di Torre del Greco. Forse l’ultimo nelle statistiche è Filkor dopo il suo esordio disastroso a Perugia. Il belga piano piano sta macinando minuti nelle gambe. Nella top ten, ci sono il trio Gomis, Pisacane e Castaldo, che se la giocano alla pari. Dietro di loro ci sono i vari Konè (970), Arini (884), Zito (841). Fuori dalla top ten seppur di poco ci sono i vari D’Angelo, complice l’infortunio (248), Soumarè (225). In compenso però hanno il piglio di interscambiabili.