Da Frattali a Crecco, da D’Attilio a Molina, li ricordate? Ecco il pagellone della stagione dell’Avellino

Una stagione fuori dall’ordinario. All’Avellino quest’anno non è mancato proprio niente. Prima la disastrosa gestione Toscano, poi l’avvento di Novellino con tanto di rimonta eccezionale. Dopo la scalata, però, ecco il calo. E tra penalizzazione e difficoltà varie, i biancoverdi raggiungono la salvezza aritmetica solo all’ultima giornata. Come? Ovviamente rimontando il Latina. Una stagione strana, quindi. Con calciatori da promuovere e altri da bocciare. Ecco il pagellone stagionale dei lupi.

[tps_title]Portieri[/tps_title]

Pierluigi Frattali 6: la concorrenza di Radunovic lo ha costretto ad alternarsi tra campo e panchina prima del trasferimento a Parma. Undici presenze, qualche buona parata e un rigore parato ad Antenucci nella debacle di Ferrara. Presenze: 11 Gol subiti: 16 Minuti giocati: 945

Rino Iuliano s.v.: zero minuti per il portiere arrivato nel mercato di gennaio.

Luca Lezzerini s.v.: una sola presenza nella trasferta di Terni: troppo poco per poterlo valutare. Presenze: 1 Gol subiti: 4 Minuti giocati: 90

Daniel Offredi s.v.: inutilizzato.

Boris Radunovic 7: al suo arrivo tutti pensavano potesse impensierire Frattali, nessuno che potesse imporsi così. Rendimento eccellente, specie quando ha saputo che sarebbe stato lui il numero 1. Mezzo voto in meno per gli errori commessi con Spezia e Cesena. Presenze: 31 Gol subiti: 35 Minuti giocati: 2744

[tps_title]Difensori[/tps_title]

Patrick Asmah 4,5: doveva essere l’esterno titolare e per un periodo lo è stato. Ma non ha mai convinto. I lunghi infortuni hanno fatto il resto. Presenze: 16 Gol: 0 Minuti giocati: 1174

Davide Biraschi s.v.: una sola presenza, seppur da migliore in campo, contro il Brescia. Poco per dare un giudizio alla sua stagione. Presenze: 1 Gol: 0 Minuti giocati: 90

Layousse Diallo 5: arrivato a costo zero a ritiro iniziato, Toscano se ne innamora e lo lancia titolare nella sua difesa a 3. Paga l’inesperienza e l’eccessiva esuberanza. Ma può migliorare. Presenze: 8 Gol: 0 Minuti giocati: 720

Berat Djimsiti 7,5: giù il cappello di fronte a questo eccezionale difensore. Bravissimo in marcatura e in anticipo. Personalità e mezzi fisici fuori dal comune. Farà strada, ne farà tanta. Presenze: 35 Gol: 0 Minuti giocati: 3124

Isaac Donkor 4,5: come Asmah ad agosto era un titolare. Il campo ha detto altro. Male sia da centrale che da terzino. Presenze: 7 Gol: 0 Minuti giocati: 367

Alejandro Gonzalez 4,5: si ci aspettava un giocatore affidabile e dal rendimento costante. Ha giocato sempre fuori ruolo, si dirà. Ma l’uruguaiano ha sempre trasmesso una sensazione di insicurezza. Delusione. Presenze: 35 Gol: 0 Minuti giocati: 2944

William Jidayi 6: prezioso nelle prime gare dopo il suo rientro, anche con un gol alla Salernitana, in affanno nel finale. Per il secondo anno di fila si è dovuto adattare al ruolo di difensore. Con risultati tutto sommato sufficienti. Presenze: 27 Gol: 1 Minuti giocati: 1994

Marco Migliorini 6: nella prima parte di stagione ha pagato i postumi del lungo e grave infortunio e si è visto poco. Negli ultimi mesi Novellino lo ha rilanciato e il colosso ha risposto presente. Ottime prove con Spal (assist) e Bari. Presenze: 10 Gol: 0 Minuti giocati: 742

Marco Perrotta 6,5: come Gonzalez e Jidayi ha dovuto adattarsi per un intero campionato. Ma lo ha fatto quasi sempre con grande abnegazione. Ad un certo punto la sua presenza in campo consentiva ai lupi di non subire gol. E il centro col Carpi all’ultimo respiro vale oro. Presenze: 24 Gol: 1 Minuti giocati: 2063

Matthias Solerio 5,5: arrivato sul gong del mercato invernale, ha avuto poche occasioni per mettersi in mostra. Non le ha sfruttate a pieno patendo il salto di categoria, ma potrebbe avere una seconda chance. Presenze: 4 Gol: 0 Minuti giocati: 183

[tps_title]Centrocampisti[/tps_title]

Niccolò Belloni 5,5: un buon avvio con Toscano, quando era spesso e volentieri il migliore dei suoi. Poi è sparito e Novellino non si è mai completamente fidato di lui. Presenze: 30 Gol: 1 Minuti giocati: 1795

Luca Crecco 5: scambiato con Visconti, ha giocato poco e niente prima di tornare alla Lazio. Schierato per lo più da terzino, ha patito il momento no della squadra. Presenze: 12 Gol: 0 Minuti giocati: 684

Angelo D’Angelo 6,5: sulla fascia o al centro non fa differenza. Il capitano ha sempre dato tutto in mezzo al campo. È il più utilizzato dei suoi. E i gol realizzati, ben quattro, sono di quelli che pesano (Spezia, Pisa, doppietta al Vicenza). Presenze: 37 Gol: 4 Minuti giocati: 3095

Guido D’Attilio s.v.: inutilizzato. Davide Gavazzi s.v.: solo tre presenze prima del bruttissimo infortunio rimediato a Verona. Presenze: 3 Gol: 0 Minuti giocati: 179

Lorenzo Laverone 6,5: l’impatto dell’ex Salernitana è stato più che positivo. Specie quando è stato schierato nel suo ruolo naturale, quello di esterno di centrocampo. Decisivo col Cittadella (assist) e col Pisa (gol). Presenze: 20 Gol: 1 Minuti giocati: 1741

Richard Lasik 6,5: a proposito di adattamento, il centrocampista slovacco si è sacrificato per tutto l’anno nel ruolo di esterno. Con risultati buoni. Magari è poco appariscente, ma è riuscito comunque a lasciare il segno con due gol e ben cinque assist. Presenze: 29 Gol: 2 Minuti giocati: 1979

Salvatore Molina s.v.: inutilizzato. Federico Moretti 5,5: un grandissimo avvio, con il gol all’Entella e con prestazioni da signore del centrocampo. Poi il calo da Vercelli in poi. È comunque uno dei calciatori da cui ripartire. Presenze: 17 Gol: 1 Minuti giocati: 1017

Stephane Omeonga 6: Da applausi nella trasferta di Vicenza, disastroso in quella di Salerno. Alti e bassi, quindi. Ma la stoffa c’è. Ha trovato tanto spazio ed è destinato a crescere. Presenze: 30 Gol: 0 Minuti giocati: 2099

Fabrizio Paghera 5,5: l’apice della sua stagione è la partita casalinga col Verona, quando trova il primo gol in biancoverde dal dischetto. Vuole strafare e per questo in alcune circostanze commette errori continui e banali. Presenze: 27 Gol: 1 Minuti giocati: 1924 Lorenzo Tassi s.v.: inutilizzato.

[tps_title]Attaccanti[/tps_title]

Matteo Ardemagni 7,5: all’inizio ha sofferto tanto, senza vedere praticamente mai la porta. Poi è cresciuto con la squadra fino a diventare mattatore assoluto della rincorsa salvezza. Tredici centri e idolo dei tifosi. Presenze: 35 Gol: 13 Minuti giocati: 2674

Souphiane Bidaoui 5,5: diversi problemi fisici e tattici lo hanno tenuto lontano dai campi per diversi mesi. Poi Novellino lo ha buttato nella mischia. Buon dribbling, ma gli manca quel quid per essere un giocatore incisivo. Presenze: 17 Gol: 0 Minuti giocati: 639

Idrissa Camara 5,5: dalla D alla B il salto è stato lungo. E inevitabilmente ciò ha influito sul rendimento del numero trenta. Qualche buon numero, ma nulla di trascendentale. Presenze: 17 Gol: 0 Minuti giocati: 550

Luigi Castaldo 6,5: per tanti mesi è stato irriconoscibile. Lento, molle, quasi spaesato. Liberato dal peso della sentenza calcioscommesse ha tirato fuori il meglio di sé. Pochi gol, ma tutti pesanti. Quello al Latina gli vale un voto in più. Presenze: 29 Gol: 4 Minuti giocati: 1726

Umberto Eusepi 6: arrivato a gennaio, l’ex Pisa ha dato il suo contributo alla causa biancoverde. Realizza tre gol. Soprattutto quello decisivo contro la Spal. Piace per la generosità. Presenze: 13 Gol: 3 Minuti giocati: 648

Benjamin Mokulu 5: da capocannoniere a sciagurato Egidio. Dopo i dodici centri della passata stagione, il belga non si è ripetuto e ha lasciato l’Irpinia con le polveri bagnate. Presenze: 12 Gol: 0 Minuti giocati: 769

Mohamed Soumarè 5: ha trovato molto spazio con Toscano, che lo schierava anche da mezzala. Il buon calciatore ammirato con Rastelli, però, non si è visto più. Presenze: 17 Gol: 0 Minuti giocati: 888

Daniele Verde 6,5: bando alle ciance. Verde ha giocato con la testa giusta per due mesi, poi si è eclissato. Ma in quei due mesi è stato determinante e alla fine i numeri (8 gol, 5 assist) lo premiano. Presenze: 32 Gol: 8 Minuti giocati: 1864

[tps_title]Allenatori[/tps_title]

Domenico Toscano 4: il tecnico calabrese ha fatto grande fatica sin dal primo giorno in Irpinia. L’eliminazione in Coppa Italia al primo turno, l’eccessiva accondiscendenza sul mercato. La decisione di cambiare modulo a dieci giorni dall’inizio del mercato. E poi i risultati catastrofici. Un disastro.

Walter Novellino 8: l’eroe della salvezza è lui. Profeta in patria, ha riscritto un destino che pareva segnato. Come un ragazzino ha incitato e caricato i suoi nell’arco di tutte le partite. Stratega della tattica, capopopolo.

 

 

 

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