Altro giro, altra corsa. Per il sesto anno consecutivo il Bari insegue l’agognato ritorno in Serie A. Ambizioni come sempre elevate, ma anche stavolta la strada appare in salita.
[tps_title]La guida tecnica[/tps_title]
Un ex biancoverde alla conquista della Puglia. Stefano Colantuono (classe 1962) ha raccolto da poco più di un mese l’eredità di Roberto Stellone con 2 missioni ben precise: rimettere in carreggiata i galletti e cancellare l’infelice parentesi di Udine. Le prime cure hanno sortito benefici in casa (7 punti in 3 partite), meno in trasferta (1 punto in 2 gare), ma il percorso è ancora lungo e c’è tempo (mercato compreso) per provare a risalire la corrente. Anche attraverso una stabilità tattica che fin qui, complici le molte defezioni dell’ultimo periodo, non è stata ancora trovata.
[tps_title]La stella[/tps_title]
Gli anni passano, la classe resta inalterata e non accenna a calare. Franco Brienza (classe 1979) è sicuramente uno dei giocatori più incisivi del campionato. Ancor di più in una squadra che pecca di qualità nella zona mediana e che affida all’inventiva del suo fantasista l’illuminazione della propria manovra. 4 gol, svariati assist, la capacità di inventare qualcosa dal nulla. Anche da calcio da fermo. Uno da prendere con le pinze a cui non va lasciato il tempo di ragionare.
[tps_title]Occhio ai giovani[/tps_title]
Inseguendo Antonio Cassano. A quasi 18 anni di distanza dall’esplosione di FantAntonio, Bari si coccola un altro giovane talento da svezzare. Gaetano Castrovilli (classe 1997), che da piccolo preferiva i passi della danza al pallone, è indicato da tanti addetti ai lavori come una grande speranza per il futuro del calcio italiano. Nell’affollato reparto offensivo biancorosso gli spazi sono stati limitati, ma sul talento del numero 21 pochi dubbi. Magari l’emergenza gli regalerà qualche chance, prima di un prestito (molto probabile nel mercato invernale) che gli dia la possibilità di giocare con continuità.
[tps_title]La sfida di sabato[/tps_title]
Al San Nicola, davanti ad una splendida cornice di pubblico, andrà in scena una sfida sentitissima da entrambe le tifoserie. Il Bari, in totale emergenza (almeno 8 assenti tra infortuni e squalifiche), si affiderà al suo fortino (4 vittorie nelle ultime 5 gare interne) per dare l’assalto alla zona playoff. L’Avellino inseguirà pesanti punti salvezza provando finalmente a spezzare il tabù San Nicola (8 sconfitte e 2 pareggi nei 10 precedenti cadetti). In fondo alla classifica, nelle ultime settimane, la corsa si è fatta più veloce. È arrivato anche per i lupi il momento di cambiare marcia (bisogna virare sopra quota 20) per evitare di restare impantanati nella zona paludosa del campionato.