Focus Foggia: entusiasmo e 4-3-3, sognando una nuova Zemanlandia

Continuare a stupire, senza stravolgere troppo. Tornato in B a 19 anni di distanza dall’ultima volta, il Foggia vuole provare a regalarsi qualcosa in più di una semplice salvezza. Puntando forte sul gruppo della scorsa stagione e sull’entusiasmo contagioso della propria tifoseria.

[tps_title]La guida tecnica [/tps_title]

Protagonista in campo, protagonista in panchina. Dalle parti dello Zaccheria Giovanni Stroppa (classe 1968) è una vera istituzione. L’anello di congiunzione, insieme al ds Di Bari, tra i fasti di Zemanlandia e questa nuova avventura. Il Foggia di De Zerbi era molto bello da vedere, Stroppa ha aggiunto al suo 4-3-3 quel pizzico di praticità in più, ingrediente fondamentale per non smarrirsi nei momenti decisivi e per raggiungere la sospirata promozione. Un successo meritato, che consente all’ex centrocampista biancoverde (stagione 2003-2004) di misurarsi di nuovo con la B dopo l’infelice parentesi di La Spezia (esonero dopo 18 giornate nel 2013-2014). Non inganni la classifica. Pur con un solo punto in graduatoria, l’undici pugliese ha mostrato buone trame di gioco sia a Pescara che contro l’Entella. Pagando a caro prezzo le ingenuità difensive (reparto ancora poco stabile nel settore centrale) e raccogliendo molto meno rispetto a quanto seminato (poca lucidità sotto porta).

[tps_title]La stella [/tps_title]

Con 21 gol e titolo di capocannoniere annesso, Fabio Mazzeo (classe 1983) ha messo il suo timbro indelebile sulla rinascita del Foggia. Conquistando il secondo successo consecutivo dopo il campionato vinto a Benevento (10 gol, miglior bomber giallorosso). Stavolta nessun passo indietro, il bomber salernitano (accostato all’Avellino nel recente passato) può giocarsi le sue carte in cadetteria. Una categoria conosciuta dalle parti di casa (8 presenze complessive con la Salernitana tra il 2002 e il 2004) e vissuta con più intensità in quel di Frosinone (30 presenze e 5 gol nel 2009-2010). Dopo tanti anni di Lega Pro (80 gol da allora ad oggi), la rete siglata all’Entella è il giusto aperitivo per togliersi etichette da dosso e dimostrare il suo valore anche al piano superiore.

[tps_title]Occhio ai giovani [/tps_title]

Dai tempi del Palestrina (serie D dal 2011 al 2013) tanta acqua è passata sotto i ponti. Con umiltà, lavoro e qualità, sono arrivati anche i risultati. Francesco Deli (classe 1994) è sicuramente uno dei prospetti più interessanti di questo torneo cadetto. Mezzala sinistra, piede educato, il centrocampista romano è arrivato in Puglia nel gennaio 2017, contribuendo in modo attivo alla promozione (4 gol per lui) dopo le buonissime stagioni vissute con la maglia della Paganese (dal 2013 al 2016 15 gol con la maglia dei campani). L’inizio di campionato è stato soft, ma qualcosa si è iniziato a vedere. Tra qualche giornata si sentirà parlare di lui.

[tps_title]I precedenti [/tps_title]

5 sfide in B al Partenio. 2 successi degli irpini (2-0 sia nel 1975 che nel 1976), 1 pareggio (0-0 al 1995), 2 vittorie dei pugliesi (0-1 nel 1990 e 1-2 nel 1991). L’ultimo precedente assoluto tra le due compagini risale invece alla stagione 2011-2012, con i lupi di Bucaro che inflissero un pesante 4-0 (D’Angelo, Millesi, Zigoni, De Angelis su rigore) agli uomini di Stringara. Impossibile poi non ricordare il ritorno della finale playoff datato 17 giugno 2007. Il gol segnato in extremis da Rivaldo spianò la strada verso la B, con il capolavoro completato poi dai rigori trasformati da Biancolino ed Evacuo che fissarono il 3-0 finale a favore dell’undici biancoverde.

 

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