Mezzogiorno di fuoco. Benevento e Avellino si avvicinano al primo storico derby cadetto in terra sannita con l’intento di riscattare le ultime delusioni. La strega per riprendere la marcia verso i playoff, il lupo per blindare finalmente la salvezza.
[tps_title]Gli avversari [/tps_title]Dopo il meraviglioso girone d’andata, che faceva addirittura sognare il clamoroso doppio passo verso la Serie A, il percorso del Benevento si è inceppato. Mettendo a rischio anche la possibilità di giocarsi le proprie carte nella lotteria dei playoff. Il calo è stato evidente, anche in virtù di un mercato invernale che non ha fornito a Baroni (frenato anche dal suo solito calo all’inizio della seconda parte della stagione) i giusti ricambi in determinati settori del campo. A balzare subito agli occhi è soprattutto il cambio di rendimento tra le mura amiche del Vigorito. Nelle 11 gare casalinghe del girone d’andata erano arrivati 27 punti (media 2,45) con 8 vittorie e 3 pareggi, 15 gol realizzati e 2 subiti (1 solo su azione). Nelle prime 8 gare interne del ritorno sono stati invece collezionati 12 punti (media 1,5) con 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, 12 gol fatti e 10 subiti. Una netta inversione di tendenza che è costata qualche posizione in classifica.
Per il sentitissimo derby di lunedì Baroni non dovrebbe ricorrere ad esperimenti, affidandosi nuovamente al 4-2-3-1. Davanti a Cragno linea difensiva con Venuti, Lucioni, Camporese e Lopez. Mediana affidata a Chibsah e Viola. Le assenze di Cissé, Del Pinto e Melara lasciano pochi dubbi in avanti, con il trio Ciciretti-Falco-Eramo pronto ad ispirare Ceravolo (al rientro dopo il turno di squalifica scontato con il Cesena). La sfida tra il bomber giallorosso (16 gol in campionato) e Ardemagni (12) promette scintille. I due, dopo aver animato il derby umbro tra Ternana e Perugia, sono pronti ad accendere anche la stracittadina campana. Ovviamente a suon di gol.
La sconfitta di Ascoli, arrivata dopo una prestazione non all’altezza, ha un po’ complicato i piani salvezza dei biancoverdi. Serve ritrovare il giusto smalto, servono punti da mettere in cascina. Senza pensare al ricorso (che potrebbe restituire i 3 punti sottratti) o di fare un sol boccone del Latina nell’ultimo turno stagionale. La salvezza va blindata il prima possibile e farlo con una vittoria nel derby avrebbe un sapore davvero particolare. Mister Novellino, che dovrà fare a meno di Gonzalez (infortunato) e Castaldo (squalificato), opterà per il solito 4-4-2. In difesa, al posto dell’uruguaiano, arretrerà Laverone, mentre a centrocampo ci sarà il rilancio dal primo minuto di Omeonga e Lasik. Davanti il tandem Ardemagni-Eusepi. Sarà un mezzogiorno di fuoco. Servirà il vero Avellino. Quello che ha battuto tante avversarie del lato sinistro della classifica, non quello che troppo spesso si è arenato con avversarie alla sua portata. Il derby non ha bisogno di presentazioni. Sarà un mezzogiorno di fuoco. Vietato sbagliare.