Il tour de force dell’Avellino prosegue con la trasferta sul campo del Novara. Squadra ostica, che fin qui ha raccolto meno rispetto a quanto mostrato e che è destinata a vivere un campionato più che tranquillo.
L’approfondimento in pagine
[tps_title]La guida tecnica [/tps_title]Dopo le brillanti salvezze ottenute con il Chievo Verona e i tumultuosi mesi vissuti sulla panchina del Palermo, Eugenio Corini (classe 1970) si riaffaccia in Serie B a sette anni di distanza. Il Genio, soprannome affibbiatogli da calciatore per le sue indubbie qualità tecniche, è a caccia di rivincite nel torneo cadetto dopo l’amara parentesi di Crotone del 2010-11 (esonero dopo 10 giornate). L’inizio è stato altalenante, ma la sua squadra non ha mai sfigurato, penalizzata dalla sfortuna in più di una circostanza. Il suo 4-3-3, imperniato sulla regia di Ronaldo e con una barriera offensiva di tutto rispetto, sta dando buoni frutti. La difesa regge bene, c’è da migliorare nella fase realizzativa, trovando più concretezza negli ultimi 16 metri.
[tps_title]La stella[/tps_title]Ultima chiamata. L’exploit di Pescara (25 gol in un anno e mezzo) sembrava poter aprire orizzonti importanti per Riccardo Maniero (classe 1987). Gli alti e bassi di Bari hanno invece riportato sulla terra l’attaccante napoletano, rinviando quel salto di qualità da tutti atteso. Quella di Novara sembra essere davvero l’ultima chance per un bomber di livello (60 gol complessivi in B, ma ancora alla ricerca di stabilità e continuità. Il gol manca da tempo (ultimo acuto il 29 dicembre contro la Spal), la condizione è ancora precaria. La fame però, come testimoniato dall’ottima mezz’ora giocata a La Spezia, è tanta. Sebbene i suoi numeri contro l’Avellino non siano entusiasmanti (1 gol in 10 partite) non c’è da stare tranquilli.
[tps_title]Occhio ai giovani[/tps_title]La più bella sorpresa di questo inizio di stagione in casa piemontese è rappresentata da Alessio Da Cruz (classe 1997). L’attaccante olandese, scovato nel Dordrecht e con un passato nelle giovanili di Ajax e Feyenoord, è arrivato in punta di piedi ma ha scalato velocemente le gerarchie. Velocità, buona tecnica, il giovane orange ha mostrato sin da subito qualità indiscutibili, risultando decisivo con la sua doppietta nella vittoriosa trasferta di Ascoli. Un punto di partenza per un ragazzo che vuole utilizzare la serie B come trampolino di lancio per palcoscenici più importanti.
[tps_title]I precedenti[/tps_title]Sono 7 le sfide in B al “Silvio Piola”. Dominio assoluto dei padroni di casa con 6 successi e 1 solo pareggio. Dal ritorno in B dei lupi (2012-2013) sono 3 su 3 le vittorie dei piemontesi. L’1-0 firmato da Viola nella scorsa stagione è infatti preceduto dal 2-1 del 2013-2014 e dal 4-1 del 2015-2016. L’unico segno X è invece datato 1973-1974. In quella occasione la sfida tra azzurri e biancoverdi si concluse a reti inviolate.