Con la rabbia di Vercelli ancora in corpo e in attesa di novità dal fronte calcioscommesse, l’Avellino affila le armi per l’impegno casalingo con il Perugia. Una sfida intrigante, con i lupi alla ricerca del primo successo interno sui rivali nella serie cadetta.
[tps_title] Gli avversari [/tps_title]
Con 40 punti il Perugia occupa, in coabitazione con il Novara l’ottavo posto in classifica. L’ultimo utile per accedere alla postseason, l’obiettivo stagionale della truppa di Cristian Bucchi. Campionato più o meno in linea con le aspettative, anche se per gioco espresso e occasioni prodotte gli umbri potevano raccogliere sicuramente di più. A frenare il volo del Grifone ci hanno pensato i troppi pareggi (13) e la mancanza di un bomber di primissimo livello capace di spezzare le gare nei momenti decisivi. In trasferta i biancorossi hanno fin qui raccolto 18 punti (4 vittorie, 6 pareggi, 4 sconfitte) realizzando 17 reti e subendone 16. Un percorso equilibrato, testimoniato anche dai risultati raccolti nelle prime trasferte del girone di ritorno: 1 pareggio (Bari), 1 vittoria (Ternana), 1 sconfitta (Spal). Equilibrio che manca invece nei precedenti tra lupi ed umbri in cadetteria. In Irpinia i biancoverdi sono all’asciutto, con il Grifone a fare la voce grossa con 3 vittorie e 2 pareggi.
[tps_title] L’angolo tattico [/tps_title]
Quattro squalifiche e qualche acciacco impongono più di una riflessione a Bucchi sull’undici da opporre ai lupi. Riflessioni, soprattutto sull’assetto difensivo, che potrebbero anche portare il tecnico a discostarsi dal 4-3-3 utilizzato sin qui come modulo di riferimento. In ogni caso radar accesi su Dezi, l’uomo di maggior qualità su cui si fonda la manovra umbra. Giocatore di spessore, vanamente inseguito dall’Avellino in passato, capace di colpire anche a gioco fermo. In caso di 4-3-3, attenzione anche alla nutrita batteria di esterni offensivi. Tra rinascite (Guberti), conferme (Mustacchio) e belle sorprese (Nicastro) il reparto è davvero ben assortito.
[tps_title] I lupi [/tps_title]
La beffa di Vercelli ha lasciato l’amaro in bocca, ma ha comunque consentito ai biancoverdi di allungare la serie positiva e di conservare il vantaggio nello scontro diretto con i piemontesi. Si volta pagina. Con il Perugia c’è lo 0-3 dell’andata (punto più basso della stagione) da vendicare e, come già sottolineato, un tabù da sfatare. La terza gara in otto giorni potrebbe spingere Novellino ad apportare qualche cambiamento in formazione, con il probabile rilancio di Omeonga, Belloni e Castaldo dal primo minuto. Turnover a parte, non dovranno assolutamente mancare lo spirito di gruppo e la grinta ammirate nelle ultime uscite. Tra campo e tribunale sono giorni caldi in casa Avellino. Giorni che potrebbero cambiare il corso della storia biancoverde. Giorni in cui l’ululato del lupo deve farsi sentire più forte che mai.