Assalto alla capolista. Dopo il pareggio di Trapani, l’Avellino si prepara alla grande sfida con la prima della classe. Forte dell’appoggio del pubblico amico e con la ferma intenzione di regalarsi un successo di prestigio per proseguire la scalata in classifica.
[tps_title]Gli avversari[/tps_title]
Il Verona di Fabio Pecchia (grande ex della sfida) era e resta, per storia e forze in campo, la corazzata del torneo cadetto. Una corazzata che però non è riuscita ad ammazzare il campionato come in molti avevano pronosticato a bocce ferme. Anzi, spesso e volentieri, sono emersi segnali preoccupanti. Specialmente in trasferta, dove la squadra gialloblu’ viaggia a marce ridotte (15 punti in 11 gare a fronte dei 30 raccolti in casa) e dove ultimamente (Vicenza, Latina) ha offerto prove davvero poco convincenti. Parlare di promozione a rischio è eccessivo, ma dalle parti del Bentegodi farebbero bene a non sottovalutare la stabilità del Frosinone e l’entusiasmo delle matricole terribili Spal e Benevento.
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[tps_title]L’angolo tattico[/tps_title]
Il modulo di riferimento degli scaligeri è stato per tutta l’andata il 4-3-3, mentre nelle ultime due uscite Pecchia ha puntato sul 4-2-3-1. Una variazione facilitata dalla duttilità di 2 elementi chiave dello scacchiere gialloblu’, Bessa e Romulo. Il primo, impiegabile praticamente in tutti i ruoli tra mediana e trequarti, sta vivendo la miglior stagione della sua carriera. Il secondo, a tutto gas su tutto l’out destro, sta ritrovando lo smalto di un tempo. Al Partenio-Lombardi mancherà per squalifica il capocannoniere Pazzini (17 gol fin qui). Un’assenza pesante a cui la squadra veneta può comunque sopperire grazie alla capacità di mandare in gol tanti uomini (12 marcatori diversi, meglio solo la Spal con 13), abili sia a gioco fermo che dalla distanza. Con il contemporaneo forfait di Ganz, nel ruolo del Pazzo dovrebbe esserci con ogni probabilità Luppi. Il Pirata, molto caldo in questo periodo, andrà a caccia del completamento di un noto proverbio, dopo aver già colpito Salernitana e Benevento.
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[tps_title]I lupi[/tps_title]
L’Avellino andrà alla ricerca del sesto risultato utile consecutivo. Mister Novellino dovrebbe insistere sul 4-4-1-1, con il probabile lancio di Moretti dal primo minuto. La squadra ha acquisito solidità, adesso bisogna trovare più cinismo e cattiveria in zona gol. Per non sprecare occasioni preziose e lasciare per strada punti pesanti. La distanza tecnica col Verona è notevole, ma in B nessuna gara è impossibile. Fame e motivazioni, alimentate dal sostegno del pubblico, annullano qualsiasi tipo di gap. Assalto alla capolista, è arrivato anche per i colori biancoverdi il momento di mettere a segno un colpo importante. Un chiaro segnale da mandare alle diretti concorrenti per la salvezza già capaci di ciò.