Caro direttore
Leggo che tale Robert Gucher, nel palmares della sua memorabile carriera un campionato primavera con il Genoa, fa il prezioso. Non sa se venire ad Avellino. Tergiversa e prende tempo. Al massimo sei mesi poi si vedrà. Ma come si permette? D’accordo che siamo messi male (una volta facevano la fila per giocare al Partenio…) ma in questo momento gente così è meglio perderla che trovarla. Per salvaguardare il patrimonio della serie B abbiamo bisogno solo di giocatori motivati e orgogliosi. Disposti a sputare sangue per la maglia. Non è retorica.
Ai tempi della A, e tu caro direttore come me hai un’età che ti consente di ricordare parecchie cose, se non erro Beniamino Vignola si presentò dal presidente Sibilia per rivendicare un premio-salvezza. Se ne andò dall’ufficio con un buffetto, o forse uno schiaffo (solo lui può certificarlo) ed una salutare lezione: “Vestite la maglia dell’Avellino in serie A prendendo pure soldi ed avete anche il coraggio di chiedere un bonus?”. Questo il succo del discorso di Don Antonio. Ecco, mi piace immaginare un tête à tête virtuale tra il patron degli anni d’oro e tale Robert Gucher ex Frosinone: così, giusto per fargli capire un paio di cose. Se ne vada dove vuole, non abbiamo bisogno dell’elemosina.
Magari retrocederemo pure (soprattutto se proclami e bla bla non lasceranno in fretta il posto a operazioni vere), ma senza svendere la dignità. Almeno noi tifosi a quella non rinunciamo.