La grande Bellezza. Finalmente riparte la Serie B, il campionato dei giovani e degli italiani. Il campionato più imprevedibile ed equilibrato del calcio italiano. Grandissime piazze, grandissima tradizione, bel calcio e le immancabili sorprese. Proviamo a dire la nostra sulla prossima stagione tra favorite, possibili outsider e principali candidati al trono del gol.
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[tps_title]Le favorite [/tps_title]
Inevitabilmente in pole position per la promozione in A ci finiscono tre squadre: Verona, Carpi e Frosinone. Vuoi per ragioni economiche (il famoso paracadute che ha portato le tre società a dividersi 60 milioni di euro), vuoi per le conseguenti ragioni d’organico, le tre cenerentole dell’ultima Serie A sono sicuramente le principali candidate alla vittoria finale. Guai a dare le cose per scontate, soprattutto in Serie B, ma l’organico dei gialloblu sembra davvero di un’altra categoria. Al blocco della scorsa stagione (Pisano, Bianchetti, Viviani) la società ha aggiunto elementi importanti come il difensore Antonio Caracciolo, i centrocampisti Fossati e Zuculini e soprattutto le punte Ganz e Luppi. È proprio l’attacco il reparto atomico dei veneti. Ai 25 gol realizzati, tra l’altro in squadre retrocesse, del duo sopracitato va aggiunta la voglia di riscatto di Giampaolo Pazzini. Carpi e Frosinone si sono mosse di meno sul mercato, ma sono riuscite a confermare in blocco le rose che non avevano affatto sfigurato in massima serie. Gli emiliani sembrano davanti ai ciociari per due motivi: per la guida tecnica (Castori), rimasta la stessa a differenza dei laziali (Pasquale Marino ha sostituito Stellone) e, in second’ordine, per gli interventi sul mercato. Il Carpi ha sottratto proprio al Frosinone il colosso difensivo Blanchard e ha rimpolpato l’attacco con gli arrivi di Catellani dallo Spezia e di Comi. I ciociari puntano tutto sul rilancio di Andrea Cocco, reduce dalla sfortunata esperienza di Pescara, e sulla leadership difensiva di Niccolò Brighenti. Marino si affida a loro, proprio come fece a Vicenza nella straordinaria cavalcata di dye stagioni fa.
[tps_title]Seconda fila [/tps_title]
Guai a dare le cose per scontate, si diceva. Ed è per questo che le tre retrocesse non dovranno sottovalutare la voglia di A delle altre. Le più attrezzate per impensierire il trio delle favorite sembrano essere le solite: Bari, Spezia e Cesena. I pugliesi, guidati da una nuova società, ripartono da una certezza assoluta: Roberto Stellone. L’uomo del miracolo Frosinone porterà a Bari il suo 4-4-2 tutto intensità ed equilibrio. Dal mercato sono arrivati alcuni puntelli di esperienza come Moras, Cassani e Basha. In attacco al duo Maniero-De Luca si è aggiunto il promettente Gaetano Monachello. Ma le squadre di Stellone hanno bisogno delle ali per volare. Toccherà dunque all’ex Ternana Furlan e al funambolo brasiliano Raphael Martinho trascinare i galletti. Anche lo Spezia ha nella guida tecnica la sua stella. Il mercato, Iemmello a parte, non ha portato grosse novità e Di Carlo dovrà sfruttare ancora la sua grande intelligenza tattica. Arrivato in corsa lo scorso anno, trascinò le Aquile bianconere sino alla semifinale playoff. L’obiettivo minimo è quello di ripetersi. La semifinale fu raggiunta dallo Spezia grazie ad una splendida vittoria sul campo del Cesena. I romagnoli hanno intenzione però di riprovarci, guidati da Drago e dalla fantasia di Karim Laribi. Nonostante le pesanti partenze di Sensi, Kessiè e Ragusa, Drago può comunque puntare alla promozione grazie all’entusiasmo della piazza e ad un ormai collaudata idea di gioco. Non va dimenticato, infatti, che il miracolo Crotone dello scorso anno, cone riconosciuto più volte da Juric, porta anche la firma di Drago. Da verificare, infine, il Novara del nuovo tecnico Roberto Boscaglia. L’attitudine a fare campionati di vertice c’è tutta, molto dipenderà dalla vena realizzativa di Galabinov e dagli spunti di Faragò e Sansone. La grande esclusa è il Trapani finalista playoff nello scorso anno. Cosmi ha trattenuto Petkovic e Citro, ma si è visto smantellare la difesa. Obiettivo salvezza. Salvo sorprese…
[tps_title]Le sorprese [/tps_title]
Se c’è una cosa che abbiamo capito del campionato cadetto è che le sorprese non mancano mai. Carpi, Crotone e Trapani sono solo gli ultimi esempi di questo trend. Ma quali potrebbero essere le outsider in questa nuova stagione? Sicuramente la Salernitana. Partita in sordina, con le difficoltà nel trovare l’allenatore, i campani hanno poi recuperato terreno grazie ad un mercato importante. Innanzitutto, le conferme di gente come Odjer, Coda e Donnarumma rappresentano un chiaro segnale delle ambizioni di Lotito e Mezzaroma. A Sannino poi è stato regalato un talento puro come Rosina, che ispirerà quello che nello scorso torneo è stato l’attacco rivelazione. Interessanti anche gli innesti di Busellato, Laverone, Improta e Vitale. La Salernitana chiama, il Benevento risponde. Anche i sanniti infatti, promossi in B per la prima volta dopo 87 anni, si candidano ad un ruolo importante. Il tecnico Baroni conosce benissimo il campionato e i rinforzi sono tutti di valore. Dal portiere Cragno al mediano Chibsah, passando per Falco e Ceravolo (12 gol a Terni l’anno scorso). Con l’arrivo ormai quasi certo del Diablo Granoche i tifosi giallorossi possono davvero sognare un posto ai playoff. Un’altra squadra interessante è la Spal di mister Semplici. Gli estensi sono stati protagonisti di un mercato interessante, basato su un mix di giovani ed esperti. Arini, Schiattarella e Antenucci guideranno una banda di talenti in erba dal sicuro avvenire. I nomi? Su tutti il portiere Alex Meret, i centrocampisti Ghiglione e Pontisso e soprattutto il bomber Cerri. Per stazza e fiuto del gol ricorda Bobo Vieri. Dopo Lanciano e Cagliari, si ci aspetta da lui la definitiva consacrazione. Da non sottovalutare poi le ambizioni del Perugia. Bucchi porta con sé entusiasmo e idee nuove. Dezi è un vero e proprio lusso per la categoria, la difesa è affidabile. E se dovesse arrivare Galano…
[tps_title]I grandi bomber[/tps_title]
In un calcio che fa sempre più a meno dei classici bomber, la Serie B rappresenta una piacevole eccezione. Sono tanti, infatti, i numeri 9 puri pronti a contendersi lo scettro del gol. Favorito, neanche a dirlo, Giampaolo Pazzini. L’attaccante del Verona è apparso in forma nel precampionato. Il suo fiuto del gol e la sua rapidità in area ce l’hanno in pochi. L’unico dubbio potrebbe essere l’adattamento alla categoria. Il Pazzo ha giocato una sola volta in B nel lontano 2003-2004, quando mise a segno 9 reti con la sua Atalanta. Un altro candidato al titolo di capocannoniere è poi Daniele Cacia. La punta dell’Ascoli, 17 centri l’anno scorso e 116 totali in cadetteria, ha nel mirino il record di Stefan Schwoch. Per superarlo gli basteranno “solo” 17 gol. È alla ricerca di record anche il vice capocannoniere dell’ultima B, ovvero Ciccio Caputo. Il numero 9 dell’Entella è a quota 72 reti in B. Difficile pensare possa arrivare ai 100, ma di sicuro ci proverà. Sono più che valide anche le candidature dei salernitani Coda (15 gol l’anno scorso) e Donnarumma (12), del veronese Ganz (16) e dell’ormai beneventano Granoche. Tra le possibili sorprese c’è Iemmello. Lo Spezia spera che il centravanti possa ripetere le gesta di Lapadula. Come il nuovo attaccante del Milan, infatti, Iemmello è stato capocannoniere in Lega Pro (29 gol col Foggia) nell’ultimo torneo. Avenatti della Ternana non ha mai segnato molto in carriera, ma la struttura fisica potrebbe portarlo a dominare in area di rigore. Proprio come Mokulu, atteso alla prova del nove dopo i 12 centri della passata stagione. Il giovane? Sicuramente Alberto Cerri della Spal. Senza dimenticare il suo compagno di squadra Mirco Antenucci e l’evergreen Caracciolo.