Ci sono giorni in cui vorresti scomparire. Giorni in cui, con un pizzico di lucidità, vorresti abbandonare tutto ed andare via. Taccone negli ultimi tempi è stato un film già visto. Paragonarlo ai Pugliese, forse è poco. Qualcuno aggiungerebbe peggio dei fratelli di Frigento. E non veniteci a dire che ci ha fatto vedere la Serie B e bla bla bla bla e bla bla bla. Perchè ne abbiamo piene abbastanza. Scomparite voi che difendete ancora il patron. Scomparite per sempre o almeno silenziatevi. Non siamo riusciti a presentare una fideiussione riparatrice. Lo sappiamo che non è ancora finita. Sappiamo che c’è un ultimo ricorso. E che abbiamo buone possibilità di vincerlo. Ma poi? Poi Taccone avrà la forza di andare avanti da solo senza bischerate o soci occasionali che si presentano con fare dubbio ed oscuro? Ma che abbiamo fatto di male noi? Cosa abbiamo fatto di male per meritarci un presidente così? Un presidente che nell’ultima conferenza stampa conferma orari di presentazioni di fedeiussioni che non sono mai arrivate a destino. Ma che fideiussioni sono queste? Uno che si permette di dire che va a prendere e chiamare i giornalisti “nemici” ad uno a uno perchè si permettono di fare informazione. Ma di cosa stiamo parlando? Non è un attacco alla società, non è un attacco a Taccone, non è un attacco alla dirigenza. E’ un attacco a noi stessi. Alla nostra intelligenza di tifosi. Che morirebbero per questa maglia. Che darebbero l’anima per vederla sventolare fiera, come una bandiera. Ed invece ci tocca sorbirci il vittimismo di chi, con forza e con spudorata menzogna, vuole farci credere che lui è uno e trino. Che è intoccabile e chi si permette di parlare male deve tacciarsi. Se Avellino deve morire di nuovo, deve farlo con dignità. E allora Taccone, un consiglio. La faccia di nuovo una conferenza. Ma senza giornalisti. Faccia una diretta sui canali social e ci dica come stanno le cose. Mostri le fideiussioni, mostri le date e gli orari del protocollo. Ci faccia capire se ha ragione o no? Perchè se Lei e i suoi collaboratori non sono stati in grado di presentare una fideiussione in tempi normali, delle due l’una: o non ha più credibilità da spendere oppure non ha più la forza e la voglia di andare avanti.
Per noi non è finita. Ma vogliamo sperare nella bravura dei legali. Perchè a lei, ci perdoni, non la crediamo più. Facciamo il tifo per Lei. Perchè fare il tifo per Lei significa fare il tifo per l’Avellino. E per la Serie B. E, comunque, pazienza.
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