L’estate irpina, chi sale e chi scende: il pagellone
De Cesare, Foti e De Stefano
[tps_title]Introduzione[/tps_title]
L’estate entra nel vivo. Tra Avellino e provincia c’è chi è già sotto l’ombrellone, chi è a casa o a lavoro in attesa delle meritate vacanze e chi si appresta ad ultimare il tanto temuto esame di maturità o la tanto faticosa sessione estiva all’università. Ma, vacanze a parte, la provincia intera ha come sempre la testa rivolta allo sport. Il ritiro dei lupi si avvicina, il mercato si infiamma. La Scandone continua a lavorare per allestire un roster di tutto rispetto per il prossimo anno. Tommasone e Donniacuo fanno gonfiare il petto all’Irpinia per i successi raggiunti o che si apprestano a raggiungere. Non mancano scandali e polemiche. Giusto per far salire la temperatura. L’estate irpina entra nel vivo. Ecco il pagellone di SportAvellino di questo primo scorcio d’estate.
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Sidigas Avellino
Dopo il brillante terzo posto conquistato nell’ultima stagione, i biancoverdi non si sono seduti sugli allori. Subito confermati Leunen e Ragland. Dentro Zerini e Cusin (per rimediare all’addio di Cervi). Accordo con Lawal vicino. Era da tempo che la Scandone non si muoveva in modi così decisi e in tempi così rapidi nella composizione del roster. Il sogno può continuare. Anche nel firmamento europeo. È infatti notizia dell’altro giorno l’ufficialità della partecipazione della Sidigas alla prossima Champions League. Per finire, la società guidata da De Cesare potrebbe organizzare la Supercoppa Italiana in programma verso la fine di settembre. Programmazione e passione, inimitabile Scandone!
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Carmine Tommasone
Lupo vero, orgoglio di una terra intera. “Mr. Wolf” si è recato in Venezuela in questi giorni per provare a strappare il pass per le Olimpiadi di Rio nel torneo di qualificazione. Potrebbe essere il primo irpino a riuscirci. Un irpino amato profondamente dalla sua gente e che ama con ardore la sua terra alle Olimpiadi. Un sogno da realizzare. Tommasone, da vero lupo, ci crede. E dopo il sogno Rio da conquistare per il pugile potrebbe arrivare l’abbraccio della sua gente. Si lavora per organizzare al PalaDelMauro il match valido per il titolo intercontinentale WBA dei pesi piuma.
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Mel Donniacuo
Il cuore da lupo non manca nemmeno alla giovane campionessa. Tenacia e sacrificio l’hanno spinta a conquistare il “Guanto d’oro d’Italia femminile 2016”. Un successo a
Mel Donniacuo
lungo inseguito e conquistato con pieno merito. Il terzo in questa annata dopo il titolo nei campionati universitari e nel campionato italiano assoluto. Ora la Nazionale dopo la celebrazione tenutasi a Montoro. Forza Mel, stella irpina!
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Sandro Abate Five Soccer
Mercato da regina incontrastata per la neopromossa Sandro Abate Five Soccer. Gli acquisti di Luigi Milito e soprattutto di Nunzio Galeotafiore (strappato ad una concorrenza agguerrita) rappresentano un segnale inequivocabile di quelle che sono le ambizioni della società avellinese. Si punta dritto alla promozione in C1.
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L’Avellino di Toscano
Progetto triennale e squadra ancora in fase di costruzione. Niente voli pindarici: salvezza e valorizzazione dei giovani gli obiettivi dichiarati. È ancora presto per dare giudizi. Ma la sensazione è che la società sia intenzionata a seguire le indicazioni del mister in modo da riscattare l’ultima opaca stagione. Avellino vive di sport, ma soprattutto di calcio. La sufficienza è un voto di stima e di fiducia. A Toscano e alla società il compito di migliorare il voto.
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I non abbonati
Campagna abbonamenti aggressiva della società: prezzi stracciati (Curva Sud a 100 euro) e obiettivo 5000 tessere. La piazza però ha risposto in maniera non del tutto ottimale. Solo 2000 le tessere sottoscritte. Magari c’è chi aspetta gli sviluppi del mercato o chi poi si abbonerà nelle fasi successive della campagna. Ma l’abbonamento è un atto di fede: a queste condizioni chi può deve rispondere presente.
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Questione stadio
Alla fine tutto risolto, ma l’Avellino ha rischiato grosso. Addirittura ha rischiato la penalizzazione. Perché? Diciamo che la Prefettura se l’è presa comoda, producendo l’estratto del verbale sul gong e costringendo così l’Amministrazione Comunale a riunirsi in tutta fretta. Una situazione spiacevole. Non si possono correre rischi così. A proposito di stadio, nella prossima stagione il Partenio cambierà look: sarà in sinterico. Speriamo che i lavori consentano ai biancoverdi di non dover traslocare…
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L’asse con la Juventus
Voto 3 all’asse di mercato con la Juventus. Tre come gli anni di illusioni e di false promesse. In principio fu Mattiello. Poi Pasquato e Schiavone. Quest’anno tocca ad
Massimilano Taccone ed Enzo Vito con l’addetto stampa Beniamino Pescatore
Audero, Cassata, Favilli e Garcia Tena. Prima promessi all’Avellino e poi negati. L’asse c’è, ma solo a parole. E allora la società biancoverde si è un po’ spazientita e ha cercato la sinergia con altre squadre (Inter, Atalanta). In tutto ciò (anche se non ci sono fonti ufficiali ad accertarlo) i bianconeri dovrebbero una cifra abbastanza considerevole relativa all’incasso del match di Coppa Italia del dicembre 2013. Una cosa è certa: nei confronti dell’Avellino, da parte della società di corso Galileo Ferraris, altro che stile Juventus.
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Riccardo Cervi
Amato e coccolato da tutti per il talento mostrato sul parquet e per la sua simpatia, Cervi ha preferito lasciare Avellino per tornare a Reggio. Nonostante l’offerta di
Riccardo Cervi
rinnovo, nonostante la Scandone gli avesse regalato l’opportunità di riscattarsi dopo che Milano decise di farne a meno. Alla fine prevale il dio denaro. È sempre così. Ma la Scandone è già ripartita. Sarà soltanto più bello batterlo sul parquet. La sua scelta ci conferma che le bandiere non esistono più. E allora ecco un consiglio: diffidate dall’affezionarvi agli atleti, che prima o poi vi deluderanno. Tifate solo per la maglia!
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La bufera scommesse
A proposito di scandali e tradimenti. Tecnicamente non è ancora estate quando Avellino si sveglia e trova il suo nome in prima pagina associato alla parola camorra, ma questa storia è destinata ad avere degli strascichi. Storia di partite truccate, di pentiti che vuotano il sacco. Di cavilli burocratici che permettono a Millesi di essere scarcerato. E anche di rallentamenti nelle indagini e di silenzi dopo il tanto clamore mediatico. Avellino non merita tutto ciò. Chi ha gettato fango su questa città, su questa società e su questi colori, un giorno o l’altro dovrà pagare.