La sinergia di mercato tra Avellino e Atalanta è destinata a continuare e a rafforzarsi anche nella prossima estate. La società orobica è infatti enormemente soddisfatta del lavoro fatto dai biancoverdi con Radunovic e Djimsiti. I due calciatori, arrivati in Irpinia per trovare spazio, sono stati titolari inamovibili e sono cresciuti in termini di personalità ed esperienza tanto da essere pronti per far ritorno alla casa madre. Proprio come successe qualche anno fa con Zappacosta. La soddisfazione, ovviamente, è reciproca. L’Avellino ha infatti trovato nel portiere serbo e nel centrale albanese due colonne decisive per il raggiungimento della salvezza. Ed è questo il motivo per cui da ambo le parti c’è la forte e ferma volontà di rinforzare ulteriormente quest’asse. L’Atalanta è pronta a prestare ai lupi due tra i migliori giovani del suo vivaio. L’Avellino, dal canto suo, è pronto a svezzarli e a valorizzarli. Il ds De Vito ha già attenzionato cinque profili della Primavera orobica guidata da Walter Bonacina. Una Primavera di qualità, qualificatasi ai playoff scudetto. Due centrocampisti e tre attaccanti sono finiti sulla lista della spesa biancoverde: Alessandro Mallamo, Thomas Bolis, Emmanuel Lath Latte, Musa Barrow e Christian Capone.
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[tps_title]Alessandro Mallamo[/tps_title]
Mallamo, classe ’99, è una mezzala offensiva di piede destro che all’occorrenza può giocare anche da trequartista. Quando Bonacina ha cambiato modulo, passando al 4-2-2-2, è stato impiegato da mediano proprio al fianco di Bolis. Ottime le doti tecniche, che gli hanno permesso di non patire il salto dagli Allievi alla Primavera. Bravissimo palla al piede, ha realizzato 6 gol in questa stagione.
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[tps_title]Thomas Bolis[/tps_title]
Bolis, classe ’98, è invece il regista della formazione di Bonacina. Nonostante la giovane età, stupisce per la facilità di giocata. In mezzo al campo sa sempre cosa fare ed ha dimostrato anche di avere una buona confidenza con la porta.
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[tps_title]Emmanuel Lath Latte[/tps_title]
Tra gli attaccanti di profili interessanti ce ne sono tre. Quello che piace di più è sicuramente Emmanuel Lath Latte, ivoriano classe ’99, in gol allo Juventus Stadium in questa stagione. Punta esterna, salta l’uomo con disarmante facilità sfruttando la sua velocità palla al piede e la sua capacità di controllo. Gasperini è però innamorato del giovane e potrebbe decidere di integrarlo in pianta stabile in prima squadra.
Così dicono di lui su Atalanta.it
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[tps_title]Musa Petar Barrow[/tps_title]
È più avvicinabile, invece, l’altra sorprendente punta esterna dei nerazzurri. Musa Petar Barrow, classe ’98, è riuscito in pochi mesi a conquistare tutti a suon di gol (13 in 16 partite). Non male per uno che parte dell’esterno, ma che può anche giocare da punta centrale. Nazionalità gambiana, i mezzi fisici sono devastanti. Potrebbe essere una sorpresa anche in cadetteria.
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[tps_title]Christian Capone[/tps_title]
L’ultimo nome che piace ai biancoverdi è quello di Christian Capone, punta mobile classe ’99. Anche lui è già finito più volte tra i convocati di mister Gasperini. Può svariare su tutto il fronte offensivo e ha nel dribbling il suo punto di forza. Al Viareggio è stato tra gli assoluti protagonisti della competizione. Un’esperienza in B potrebbe servirgli da trampolino di lancio. L’Avellino li segue, li studia ed è pronto ad accoglierne due. Con il beneplacito dell’Atalanta. Nuove pepite sono in arrivo da Bergamo.