Gaby Mudingayi vuole l’Avellino. Pastorello, il suo procuratore, lo ha offerto a De Vito. Già obiettivo dei lupi la scorsa estate, resta una forte tentazione. Arriverebbe gratis ma dall’alto dei suoi 35 anni, non convince del tutto. A decidere sarà Domenico Toscano. Certo, la partenza di Arini e quella quasi certa di D’Angelo, riapre clamorosamente il mercato sulla mediana. Ne servono due, almeno due. E l’Avellino le proverà tutte e non lascerà nulla al caso. L’ex Bologna e Cesena è reduce da una stagione da svincolato dopo la parentesi Cesena con la retrocessione in B due stagioni fa.
[tps_title]Carriera[/tps_title]Gaby Mudingayi (Kinshasa, 1º ottobre 1981) è un calciatore belga, di origine congolese, centrocampista attualmente svincolato. È un centrocampista centrale di grande duttilità che predilige giocare a protezione della linea difensiva. Grazie alla sua forza fisica e capacità polmonare riesce a recuperare diversi palloni durante l’incontro giocando quasi sempre ad alti ritmi; a tutto ciò abbina un’ottima intelligenza tattica.
Club
Union Saint-Gilloise e Gent
Gaby Mudingayi inizia la sua carriera con la maglia del Union Saint-Gilloise, con cui, in due stagioni, colleziona 35 gare e un gol in terza divisione.[5]
Nel 2000 si trasferisce al Gent, restandovi sino al gennaio 2004; in tre stagione e mezza disputa 63 senza gol in Jupiler League.
Torino e Lazio
Portato in Italia dal Torino nel gennaio 2004, raggiunge la promozione in Serie A con i granata ma, in seguito al fallimento del club piemontese, approda alla Lazio durante il mercato estivo il 30 agosto 2005. Complici infortuni vari e una squalifica rimediata nello spareggio promozione tra Torino e Perugia, esordisce con la maglia biancoceleste solo nel girone di ritorno del campionato 2005/2006, segnando subito un gol (Lazio–Ascoli 4-1). Dimostra presto di avere grandi qualità e una grande potenza, ma anche larghi margini di miglioramento data la sua giovane età.
Nella rosa laziale è inizialmente chiuso dai vari Dabo, Liverani e Firmani, anche se via via guadagna più continuità, fino al grave infortunio dovuto ad un fallo di Fabio Cannavaro, nei primi minuti dell’incontro del girone di ritorno tra la Lazio e la Juventus. Ripresosi dall’infortunio, si rivela essere ancora un giocatore determinante nella squadra allenata da Delio Rossi.
Bologna
Per 6 milioni di euro, firmando un quadriennale da 500.000 euro l’anno. Durante la stagione 2008/2009, colleziona 31 presenze in campionato, senza andare in gol. L’anno successivo, nonostante le turbolenze iniziali intercorse tra il giocatore e la società, è autore di alcune ottime partite che ne confermano l’importanza nel centrocampo rossoblu. Il 13 dicembre 2009, durante la partita Parma-Bologna terminata 2-1 per i crociati, segna il suo primo gol in maglia rossoblù. Nella stagione 2010/2011, disputa 32 gare in campionato, segnando un gol, il terzo in carriera in Serie A. Nella stagione 2011-2012 colleziona 34 presenze e con Di Vaio e Portanova risulta il titolare con maggiori presenze e minutaggio della squadra.
Inter
Il 20 luglio 2012 passa all’Inter con la formula del prestito oneroso di 750 mila euro con diritto di riscatto fissato a 750 mila euro, firmando un contratto biennale fino al 30 giugno 2014 da 1,1 milioni a stagione. Il centrocampista belga sceglie la casacca numero 16, facendo il suo esordio (e rimediando un leggero infortunio che lo costringe ad uscire dopo pochi minuti) nel preliminare di Europa League vinto 2-0 contro il Vaslui. Per quanto riguarda il campionato, esordisce in Chievo – Inter giocando una decina di minuti. Il 27 gennaio 2013, durante la partita Inter-Torino valida per la seconda giornata di ritorno di serie A, si rompe il Tendine d’Achille che sancisce la fine della sua stagione.
Per la stagione 2013-2014 l’Inter esercita il diritto di riscatto dal Bologna. Il 1º dicembre fa il suo esordio nella nuova stagione con la maglia dell’Inter entrando al minuto 82′ nella partita Inter–Sampdoria (1-1). In questa stagione gioca soltanto 3 partite in tutto. A fine stagione, dopo 17 presenze totali con l’Inter, rimane svincolato.
Elche
Il 21 ottobre 2014 viene ingaggiato con un contratto annuale dalla squadra valenziana dell’Elche, prendendo il numero 12. L’accordo prevedeva che il calciatore si allenasse con la squadra fino a dicembre 2014 ed entrasse a far parte effettivamente della squadra da gennaio 2015, ma ciò non è avvenuto: questo perché la LFP ha bloccato il mercato dell’Elche, alle prese, tra le altre cose, anche con una crisi finanziaria. Il 3 febbraio 2015 l’Elche comunica la risoluzione del contratto del centrocampista a causa dei gravi problemi economici che affliggono il club.
Cesena
L’11 febbraio 2015 firma con il Cesena un contratto valido fino al 30 giugno, scegliendo il numero 26. Esordisce il 22 febbraio entrando al minuto 42′ nella partita Milan–Cesena, partita poi terminata 2-0 in favore dei rossoneri. Ritorna a giocare da titolare nella vittoria contro l’Udinese nella domenica successiva. Gioca in tutto 9 partite non riuscendo ad evitare la retrocessione dei romagnoli.
Nazionale
Con la maglia della Nazionale Under-21 disputa 4 partite valide per le qualificazioni agli Europei U-21 2004. Esordisce in Nazionale maggiore nel 2003.