Paparesta attacca: “Non c’è stato confronto, era tutto già deciso”

Da candidato alla Presidenza della serie B alla scelta di ritirarsi dalla corsa a diventare il massimo dirigente della lega cadetta. Gianluca Paparesta, a margine dell’Assemblea svoltasi quest’oggi a Milano, spiega le ragioni che hanno indotto  a questa scelta di rinunciare alla possibilità di diventare l’erede di Andrea Abodi: “Ho aspettato l’inizio della assemblea chiedendo al commissario Balata, che è anche candidato, di poter illustrare il mio programma, come normalmente succede in queste situazioni, ma mi è stato comunicato che non c’era né la possibilità di partecipare né di illustrare il programma. Ho atteso l’assemblea mandando una mail a tutti i presidenti chiedendo di poter parlare del mio programma perché pensavo che fosse un’occasione di crescita e confronto. Quando non mi è stata concessa questa opportunità allora ho ritirato la mia candidatura, che mi era stata chiesta da alcune società.” E l’ex Presidente del Bari aggiunge: “In un momento di difficoltà volevo far valere gli interessi di 22 proprietà. Evidentemente non si vuole il confronto, ci sono determinati poteri, determinate forze anche nell’assemblea di Serie B che non vogliono confrontarsi. Non volevo fare il presidente a tutti i costi, ma solo dare il mio contributo. Ora anche le società che mi avevano chiesto di candidarmi saranno più serene nel seguire le direttive impartite dall’alto.”

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