Pro Vercelli-Avellino: le pagelle della sfida

La squadra c’è. Un Avellino rivitalizzato dal ritorno di Attilio Tesser torna dal Piola di Vercelli con un punto. Ottima partita, frizzante e vivace. Nella ripresa accade di tutto: prima il vantaggio piemontese, poi il pareggio di Castaldo e infine il gol annullato a Beretta. Un punto che per la classifica vale tantissimo. Una prestazione che per il morale vale altrettanto.

[tps_title]La difesa[/tps_title]

Frattali 6: attento e sicuro, non corre nessun rischio particolare. Nelle poche occasioni in cui viene chiamato in causa risponde presente. Come al 32′, quando è autore di un buon intervento su una conclusione pericolosa di Sprocati.

Pisano 6: dalle sue parti attaccano due del calibro di Mammarella e Sprocati, ma l’ex esterno del Cagliari stavolta sfrutta tutta la sua esperienza tenendo bene la posizione e non concedendo mai occasioni. Sfortunato, esce per una brutta distorsione alla caviglia. (dal 49′ Pucino 5: rischia grosso appena entrato su Malonga. Poi prova a riprendersi, ma in occasione del vantaggio della Pro lascia troppo spazio a Coly che con una sponda serve l’assist per Scavone).

Biraschi 6,5: è stato decisamente tra i peggiori durante la gestione Marcolin. Oggi però torna ad essere il bel giocatore ammirato nella prima parte della stagione. Comanda la difesa e non concede nulla. Praticamente perfetto. Un solo piccolo errore al 65′ quando, tratto in inganno da un rimbalzo, fa scappare via Marchi.

Chiosa 6: il difensore mancino gioca una partita solida e concreta, senza fronzoli, come ai bei tempi. Gli attaccanti della Pro non creano particolari grattacapi e parte del merito è proprio della coppia centrale biancoverde, finalmente di nuovo efficace ed affidabile.

[tps_title]Il centrocampo[/tps_title]

D’Angelo 6: il capitano ringhia sin dai primi minuti del match. Beccandosi anche un giallo per eccesso di agonismo al 21′. Nella ripresa, nonostante il calo fisico, continua a lottare da vero capitano.

Paghera 6: rispetto alle ultime disastrose apparizioni, il regista nativo di Brescia questa volta gioca un buon match. Ordinato e concentrato. Peccato per il giallo rimediato nella ripresa. Diffidato, salterà la sfida da ex di sabato contro il Lanciano.

Gavazzi 5,5: al rientro (anticipato) dopo l’infortunio rimediato nella trasferta di Latina, l’ex centrocampista della Ternana non riesce a garantire il solito apporto di qualità e quantità. Cala in particolar modo nella ripresa. (dal 71′ Bastien 6,5: entra e per dieci minuti si vede davvero poco. Poi fa vedere tutte le sue qualità quando salta l’uomo e piazza un assist al bacio per la testa di Castaldo. Fondamentale).

[tps_title]L’attacco[/tps_title]

Insigne 5,5: preferito a Bastien, la mezzapunta scuola Napoli riesce ad accendersi solo a tratti. Scambia bene con Castaldo arrivando due volte alla conclusione. Al 44′ avrebbe però potuto gestire meglio il contropiede nato da una bella giocata del numero dieci. (dal 76′ Sbaffo 6: entra per dare più equilibrio alla mediana biancoverde nella fase finale del match. Sbaffo svolge bene il compito dimostrando di poter essere una pedina utile per questo rush finale di campionato)

Castaldo 7: lotta con il cuore e gioca un primo tempo da leader assoluto. Prova più volte a battere Pigliacelli e solo un maledetto legno (ancora!) gli dice di no. Nella ripresa cala, ma continua a subire falli e a tenere in apprensione la difesa piemontese. Segna un gol decisivo, da campione, due minuti dopo lo svantaggio.

Joao Silva 5: alla seconda da titolare dal suo arrivo in Irpinia, il centravanti portoghese resta un oggetto misterioso. In teoria si guadagna un rigore, che l’arbitro però non assegna. Dimostra poi di avere pochissima confidenza con il gol, compiendo diversi errori a due passi dalla porta. Ci prova anche da centrocampo, ma a porta vuota tira alle stelle.

[tps_title]L’allenatore[/tps_title]

All.Tesser 6,5: un applauso a quest’uomo e a quest’allenatore è doveroso. In pochi giorni ha ridato anima ad una squadra spenta, stanca e scarica. Il suo esonero è stato davvero un gesto di autolesionismo da parte della dirigenza biancoverde. La gara e lo spirito della squadra di oggi lo confermano. Domenico Abbondandolo

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