B…entornata. L’attesa è finita. Con l’anticipo di questa sera tra Parma e Cremonese avrà inizio la nuova stagione di Serie B. Una stagione che si preannuncia come al solito avvincente. Tra piazze storiche pronte a contendersi il salto in massima serie, grande agonismo e giovani desiderosi di mettersi in mostra e di far esplodere il proprio talento. In attesa che il campo cominci a parlare e a definire forze e gerarchie, con il mercato che nell’ultima settimana potrebbe ancora mischiare le carte in tavola, ecco la griglia di partenza delle ventidue squadre della Serie B 2017-2018 divise per obiettivi (promozione, playoff e salvezza).
[tps_title]Promozione diretta[/tps_title]
Il mercato da protagonista incontrastato spinge il Parma ad ergersi fino al ruolo di favorita nella nostra griglia. Rinforzi del calibro di Gagliolo, Dezi, Barillà, Di Gaudio, Insigne e Siligardi legittimano la candidatura forte dei ducali per quella che sarebbe la terza promozione consecutiva. A maggior ragione poi in virtù del fatto che presto D’Aversa potrà contare su un bomber di categoria superiore come Alessandro Matri, autore di 87 gol in massima serie e già virtualmente gialloblu. Merita la stessa considerazione il Palermo. La società rosanero infatti ha confermato in blocco il gruppo reduce dalla retrocessione, riuscendo a trattenere pedine fondamentali come Rispoli e Nestorovski. Bellusci per la difesa e Coronado per l’attacco sono le novità più sostanziali. Da valutare sarà l’impatto che il nuovo tecnico Tedino, reduce da annate straordinarie a Pordenone, avrà con la cadetteria. Dietro alle superfavorite, in seconda fila ci sono Empoli e Frosinone. La società toscana ha ceduto tanti calciatori (Croce, El Kaddouri, Maccarone), ma li ha adeguatamente sostituiti con Lollo, Donnarumma e soprattutto Ciccio Caputo. L’ex bomber dell’Entella è l’uomo che può garantire il salto di qualità alla squadra di Vivarini, tecnico che l’anno scorso ha fatto vedere ottime cose a Latina nonostante le diverse difficoltà extracampo.
Il Frosinone, reduce dalla delusione playoff dello scorso torneo, è ripartito con forza sotto la guida di uno dei migliori tecnici emergenti del calcio italiano, ovvero Moreno Longo. Alla coppia atomica Ciofani-Dionisi si sono aggiunti Ciano e Citro per quello che si può definire senza dubbio il reparto più forte dell’intera Serie B. Un altro rinforzo di rilievo assoluto è Beghetto, miglior terzino sinistro dello scorso anno con la maglia della Spal prima del salto in A al Genoa. Più staccate inseguono il quartetto di testa il Pescara di Zdenek Zeman e la Cremonese di Attilio Tesser. I delfini biancazzurri puntano più sulla filosofia di gioco del maestro boemo che sulle individualità. La difesa, Campagnaro a parte, è priva di punti di riferimento ma la manovra offensiva fa sempre paura. Con il giovane Nando Del Sole che potrebbe essere la rivelazione del torneo e Simone Ganz che punta a tornare ai livelli di qualche anno fa. Come il Parma, anche la Cremonese si è mossa benissimo sul mercato regalando a Tesser una rosa di tutto rispetto. La spina dorsale Ujkani-Claiton-Arini-Paulinho è un lusso che in B non tutte possono permettersi. Anche il resto della squadra (Garcia Tena, Almici, Renzetti, Cinelli, Croce, Mokulu) appare affidabile e ben assortito. Chissà che i grigiorossi non possano ripetere le gesta di Spal e Benevento, protagoniste del doppio salto dalla C alla A.
[tps_title]Playoff [/tps_title]
È estremamente folto il gruppo di squadre che cercheranno di centrare uno dei posti validi per la qualificazione alla postseason. A guidare la carovana è senza ombra di dubbio il Bari. Rispetto al recente passato, in casa biancorossa hanno deciso di puntare sulla funzionalità piuttosto che sui grandi nomi. Floro Flores, Galano e Brienza rappresentano un surplus di qualità da integrare con i nuovi acquisti nel 4-3-3 di Fabio Grosso. È proprio il tecnico la principale incognita dei pugliesi. A livello giovanile, alla guida della Juventus, ha fatto benissimo. Saprà però confermarsi in una piazza in cui hanno fallito persino colleghi più illustri? Appaiato ai galletti c’è poi il Perugia di Giunti. La solidità di Bianco, la qualità di Colombatto e i gol di Cerri, chiamato alla definitiva consacrazione, potrebbero permettere alla società umbra di tagliare nuovamente il traguardo dei playoff. Squadra interessante e da tenere in considerazione è anche il Cesena di Camplone. Nonostante la partenza della stella Ciano, i bianconeri potranno far affidamento su un buon mix di calciatori esperti (Perticone, Esposito, Crimi, Kupisz, Laribi) e di giovani talenti (Sbrissa, Vita, Jallow).
Gli arrivi di Morosini e Marchizza permettono di cambiare dimensione anche all’Avellino di Novellino, il tecnico più esperto dell’intero torneo. La squadra pare solida e concreta, l’esatto specchio del suo allenatore. È in corsa per un posto al sole anche l’Entella di mister Castorina. L’addio di Caputo, da unire al ritiro di Catellani, pesa come un macigno ma la società ligure ha comunque messo su una compagine di tutto rispetto. Tra fantasia (Luppi, Aramu) ed esperienza (Nizzetto). Leggermente staccate e pronte a vestire i panni di outsider sono Foggia, Venezia e Cittadella. I rossoneri hanno dalla loro un’identità di gioco invidiabile alla quale vanno aggiunte la classe del nuovo acquisto Fedato e la fame di gol di Beretta. Se dovesse arrivare anche uno tra Falco o Nicastro, il Foggia potrebbe anche effettuare il salto di qualità. Lo stesso che cerca il Venezia, che contrariamente alle aspettative riparte dal blocco della scorsa stagione. Marsura può essere una piacevole sorpresa, Andelkovic e Zigoni i pezzi forti su cui Inzaghi dovrà fare affidamento per sperare di ottenere qualcosa in più di una semplice salvezza. Infine, il Cittadella sorpresa dello scorso torneo. La vittoria in Coppa contro il Bologna ha dimostrato che gli uomini di Venturato non hanno perso entusiasmo e brillantezza, ma è difficile pensare che il miracolo possa ripetersi. Molto dipenderà dalla verve realizzativa di Litteri e dalla crescita dei giovani Varnier e Kouamè.
[tps_title]Salvezza [/tps_title]
Distanti dalla zona playoff, ma anche da quella della retrocessione appaiono Novara, Salernitana e Spezia. Le tre compagini paiono destinate ad un campionato tranquillo, che dovrebbe alla fine concludersi con una comoda salvezza e nulla più. Il Novara riparte da Corini in panchina e da Maniero in attacco, cui spetterà il compito di non far rimpiangere l’ex Galabinov. Anche la Salernitana dovrà fare i conti con gli addii illustri di Coda e Donnarumma. Radunovic, Signorelli, Rosina e Bocalon saranno gli uomini decisivi per il raggiungimento dell’obiettivo stagionale. Lo Spezia di Gallo, invece, si affida soprattutto alle conferme dei leader (Terzi, Sciaudone, Granoche) e a qualche innesto di qualità in difesa (Giani, Lopez). Ed eccoci alla “zona rossa”, che comprende le squadre che lotteranno per evitare la retrocessione diretta o raggiungere quantomeno i playout. La squadra più attrezzata pare essere il Brescia, soprattutto alla luce degli ultimi innesti targati Cellino (Longhi, Gastaldello).
Manca però qualcosa in attacco, dove al momento c’è il solo Caracciolo a cantare e portare la croce. Non convince il Carpi di Calabro, che ha attuato un serio ridimensionamento. Il blocco della storica promozione si è evaporato e il solo Mbakogu pare poter garantire un numero cospicuo di gol. Ha rivoluzionato anche l’Ascoli, che ha affidato la panchina al giovanissimo Maresca. Favilli può esplodere, ma per il resto la rosa bianconera pare scevra di qualità. Infine, sembrano destinate ad un campionato di sofferenza anche Pro Vercelli e Ternana. I piemontesi hanno affidato la panchina all’ex Paganese Grassadonia. Molti giovani (Firenze, Polidori) e qualche vecchio volpone (Vives, Bianchi). Basterà? Ultima della classe la Ternana di Pochesci. Il cambio in società, con l’avvento di Unicusano, ha portato molti rinforzi provenienti dal Fondi. Il baby boom Plizzari e la punta esterna Finotto sono gli elementi di maggior qualità. Troppo poco per portare la nave in porto nel mare tempestoso della Serie B.