#TerAve: Le pagelle biancoverdi

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Déjà-vu. A un anno esatto dalla sfida salvezza con il Latina, l’Avellino vive un’altra notte al cardiopalma. Come dodici mesi fa va in svantaggio con il gol ternano di Signori, poi la ribalta con gli stessi protagonisti della scorsa annata, Ardemagni e Castaldo. È salvezza! Ecco le pagelle dei biancoverdi.

Radu 6,5: tradito dalla deviazione di Falasco sul gol di Signori, va in facile presa sulle conclusioni di Carretta (11′), Statella (52′) e Valjent (72′). Si conferma portiere sicuro e affidabile.

Laverone 6,5: nei primi 45′ prova a buttare qualche pallone in mezzo all’area, ma si tratta di tentativi più disperati che ragionati. Nella ripresa trova campo con Gavazzi e mette in difficoltà la catena di sinistra delle Fere.

Migliorini 6,5: a metà ripresa “regala” un brivido ai tifosi quando sbaglia l’appoggio e rischia di lanciare il contropiede della Ternana. Ma nel complesso, in quella che potrebbe essere stata la sua ultima in biancoverde, disputa un’altra gara da ministro della difesa.

Kresic 6: ingaggia un duello con Carretta, che lo costringe spesso al fallo. Da uno di questi nasce l’ammonizione al 28′. Nonostante ciò, il difensore croato alla fine ha la meglio e non fa rimpiangere l’assenza di Ngawa.

Falasco 6,5: è sua la sfortunata deviazione sulla conclusione di Signori che porta al vantaggio della Ternana. Con una vistosa fasciatura alla testa, resta in campo e porta il suo contributo alla causa fino al momento della sostituzione, con qualche cross degno di nota. (dal 76′ Ngawa 6,5: stringe i denti e sostituisce lo sfortunato Falasco nel quarto d’ora finale del match. Fa valere fino alla fine la sua encomiabile duttilità e la sua abnegazione).

[tps_title]CENTROCAMPISTI[/tps_title]

Gavazzi 6: il suo primo tempo è pessimo tra controlli e scelte di tempo sbagliati. Nella ripresa trova terreno fertile sulla fascia sinistra degli umbri e si rende protagonista di qualche buono spunto. Utile per guadagnarsi la sufficienza.

Di Tacchio 7: nel momento della verità, dopo una fase di difficoltà, l’ex Pisa è tornato il calciatore insuperabile dei primi mesi della stagione. Preciso, ordinato e persino pericoloso al 19′ con un bolide dalla distanza intercettato da Signori sulla linea di porta.

Wilmots 7,5: che piglio, che personalità! Il suo inizio di gara non è dei migliori, ma quando il talento belga carbura la gara dell’Avellino cambia letteralmente. La giocata con cui dà il là all’azione del 2-1 è da vero campione. Da applausi.

Molina 7,5: non sempre è preciso, ma sin dalle prime battute si fa vedere come uno dei più in palla tra le sue fila. Al 45′ è bravissimo nell’andar via a Vitiello e nel servire a Castaldo un pallone da spingere semplicemente in porta. Decisivo. (dal 67′ D’Angelo 6,5: Foscarini decide di affidarsi al cuore e alla carica del capitano in una fase decisiva del match. Il numero 8 risponde come al solito presente. Grinta in mezzo al campo e un buon cross per la conclusione di Castaldo ribattuta da Valjent).

[tps_title]ATTACCANTI[/tps_title]

Castaldo 7,5: sciupa una buona occasione su assist di Ardemagni quando il punteggio è ancora sullo 0-0. Poi decide di indossare ancora il mantello da supereroe. Scodella in mezzo il pallone dell’1-1, si fa trovare al posto giusto e realizza il 2-1. Il Re di Avellino.

Ardemagni 7,5: al 9′ regala il pallone a Signori e la serata, sua e dell’Avellino, sembra prendere una pessima piega. Ha poi la forza e il merito di rialzarsi. Ritrova il gol dopo 193 giorni e riscatta parzialmente una stagione molto difficile. Redivivo. (dall’84’ Asencio s.v.: va a battagliare nei minuti finali del match).

All. Foscarini 7,5: decide di giocarsi la carta Ardemagni e la sua si rivela una scelta vincente, come quella di dare ancora fiducia all’ottimo Wilmots. Ha salvato l’Avellino in una situazione difficile facendosi apprezzare per serietà e professionalità. Potrebbe essere un candidato alla panchina anche per la prossima stagione.

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