Puntuale, come ogni anno, si scatena il mercato degli allenatori. Tra voci e indiscrezioni, tra conferme e cambi, molte sono le squadre che devono ancora definire la guida tecnica per la prossima stagione. In attesa di conoscere l’esito dei playoff e dei playout, ecco la situazione, squadra per squadra, delle diciassette compagini già certe di partecipare alla prossima Serie B.
Ascoli: dopo la brusca separazione da Mangia, i bianconeri sono alla ricerca del suo sostituto. Bisoli è il grande favorito, ma non vanno sottovalutate le candidature di Diego Lopez, Castori (marchigiano e tifoso doc del Picchio) e l’ex Silva.
Avellino: anche per i biancoverdi ci sarà un cambio in panchina. Qui, però, nessun dubbio. Via Tesser, toccherà a Mimmo Toscano guidare i lupi verso il riscatto. Accordo totale: il “Cannibale” firmerà un contratto triennale a giorni.
Bari: la bruciante eliminazione dai play-off ha sciolto ogni dubbio. Nordin e Paparesta avvieranno un nuovo progetto. Proposto un ricco triennale a Stellone. C’è da superare la fortissima concorrenza del Verona. Come per Aglietti, l’altro candidato.
Benevento: la storica prima promozione in cadetteria è la polizza assicurativa per la conferma di Gaetano Auteri sulla panchina giallorossa. Brescia: le rondinelle hanno un altro nodo da sciogliere prima dell’allenatore. Urge la parità di bilancio per l’iscrizione al prossimo campionato. Se Boscaglia non dovesse aspettare, occhi su Tesser e Panucci.
Carpi: pausa di riflessione in terra romagnola. Tra una decina di giorni si scioglierà ogni dubbio, ma l’addio di Castori pare certo. Già contattati Boscaglia, Breda e Longo (tecnico della Primavera del Torino).
Cesena: nessuna ufficialità, ma i bianconeri dovrebbero ripartire da Massimo Drago, visto anche il rinnovo automatico per la qualificazione ai playoff. Foschi spinge in questa direzione, il presidente Lugaresi pare quasi convinto.
Cittadella: come per il Benevento, anche qui appare certa la conferma di mister Venturato, guida della straordinaria cavalcata che ha sancito il ritorno in B dei veneti.
Entella: l’ottimo lavoro svolto da Aglietti è sotto gli occhi di tutti (leggi Verona e Bari…). La società gli proporrà il rinnovo, ma il tecnico potrebbe cambiare aria. In ogni caso, Chiavari è meta ambita. Specie per i tecnici in cerca di rilancio.
Frosinone: salutato Stellone dopo quattro stagioni, il presidente Stirpe ha ormai deciso di puntare sul tecnico della Primavera Federico Coppitelli. Dopo il timido abboccamento con Colantuono, si cercherà dunque di ripetere l’esperienza avuta con Stellone (all’epoca promosso dalla Berretti)
Latina: Gautieri è stato decisivo per una salvezza difficilmente pronosticabile al suo arrivo. Pausa di riflessione anche in terra pontina, ma l’ex tecnico del Lanciano ha già espresso la volontà di rimanere. Desiderio contraccambiato dalla società. Sarà rinnovo.
Perugia: via Bisoli, gli umbri hanno da tempo raggiunto l’accordo con l’ex bomber Cristian Bucchi. È tutto fatto (contratto biennale). C’è solo da convincere la Maceratese a liberare l’attuale allenatore. Troveranno l’accordo.
Pro Vercelli: nonostante la salvezza raggiunta, niente conferma per Claudio Foscarini. Tra i possibili sostituti occhio ad Asta, Longo (Primavera Torino) e Fabio Grosso (primavera Juventus).
Spal: vale anche qui il discorso fatto per le altre due neopromosse. Dopo la conquista di promozione e Supercoppa di Lega Pro sarà Leonardo Semplici a guidare la squadra di Ferrara in cadetteria.
Ternana: è ancora vacante la carica di direttore sportivo, ma a prescindere da ciò non sarà Breda il tecnico delle Fere. Tre i nomi caldi: Vivarini (Teramo), Sottili (Bassano) e Padalino (Matera).
Verona: non sarà un compito facile quello del nuovo tecnico gialloblu. Gli Scaligeri, infatti, dovranno vincere assolutamente il campionato. Stellone in pole. Aglietti, De Zerbi (verso Crotone) e Pippo Inzaghi le alternative.
Vicenza: è notizia di ieri il rinnovo al 2018 di Franco Lerda. Se dovesse arrivare la chiamata del Crotone, però, l’artefice del miracolo salvezza sarebbe libero di accettare. Al momento, però, non ci sono alternative.