All-In #PicernoAvellino: Russo, la dolce alba

Il folletto dei lupi ha quattro motivi per partire con il piede giusto

Si riparte. Domani, domenica 24 agosto, a 84 giorni di distanza dalla cocente eliminazione nella semifinale playoff con il Vicenza, l’Avellino riprende il proprio cammino verso l’obiettivo Serie B. Il campionato dei lupi si aprirà al “Curcio”, contro il rinnovato Picerno di mister Francesco Tomei, in una sfida che offrirà già tanti spunti interessanti sulla stagione dei biancoverdi. Vincere è il modo più semplice per incanalare al meglio l’annata e regalarsi lo slancio giusto anche in vista dei prossimi impegni.

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Verso Picerno-Avellino

Negli ultimi due anni la trasferta sul campo del Picerno non è certamente stata salutare per l’Avellino, uscito sconfitto in entrambe le occasioni. Per invertire il trend sarà innanzitutto fondamentale avere il giusto approccio, con spirito fiero e determinato, ma avrà un peso notevole anche la condizione atletica.

Nei tre impegni ufficiali disputati sinora la squadra di Pazienza ha dimostrato di avere una buona autonomia per i primi 45-60 minuti di gioco, salvo poi calare sulla lunga distanza. Tenere in considerazione questo aspetto, provando a gestire nel miglior modo possibile le risorse nei vari momenti della gara, sarà la chiave fondamentale per superare il primo ostacolo stagionale.

Dal canto suo, invece, il Picerno di Tomei proverà a sfruttare il fattore casalingo – da sempre molto importante per i lucani – e, in particolare, il feeling con gli avvii di frazione. Nei due match di Coppa Italia di Serie C, contro Sorrento e Team Altamura, i rossoblù hanno concentrato tutte le loro reti nei 5 minuti iniziali delle due riprese. Un dato che evidenzia una vera e propria attitudine, dalla quale i lupi di Pazienza dovranno difendersi con grande attenzione.

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Avellino, chi ben comincia…

Esordire in campionato con un successo, si sa, produce un effetto terapeutico non indifferente. Specie per chi ha come obiettivo la vittoria finale, partire con un sorriso permette di trovare subito la giusta armonia e di rimediare con l’entusiasmo e la fiducia ad una condizione fisica che, in questa fase, non può ancora essere ottimale e che può quindi riservare anche sorprese negative.

Vincere aiuta a vincere, ma anche a far sì che le gambe seguano la testa con più facilità, insomma. Perciò l’Avellino sa di non poter sbagliare. Anche per quella che è la storia recente del girone C di Serie C. Rispetto al triennio precedente, in cui le squadre poi classificatesi al primo posto avevano iniziato con un pareggio, nelle ultime due stagioni Catanzaro e Juve Stabia hanno battezzato il loro campionato con un successo, prendendo poi il largo sin da subito.

Ed è proprio qui che si inserisce un altro motivo per cui l’Avellino deve necessariamente partire con il piede giusto in quel di Picerno: il calendario. In avvio di torneo i lupi avranno quasi tutti match agevoli, che strizzano l’occhio alla possibilità di mettere insieme un filotto importante. Vincere domani per sfruttare poi la scia e provare a creare un primo piccolo gap: è questo il piano di Pazienza.

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Russo, la dolce alba

Per portare a termine questo piano serviranno spirito e lucidità, si diceva, ma ovviamente ci sarà bisogno anche delle individualità. Una su tutte, a giudicare dall’avvio di stagione biancoverde, ovvero quella legata al talento di Raffaele Russo.

Per costituzione fisica il numero 10 dei lupi è già in una buonissima condizione atletica e, soprattutto nei confronti con Udinese e Pontedera, contro questi ultimi ha anche trovato il gol, ha dimostrato di avere il passo e la qualità per incidere sin da subito.

D’altra parte per l’ex Napoli Primavera questa stagione rappresenta un nuovo inizio, l’alba di un nuovo percorso. Dopo aver vissuto un 2023-2024 di “riabilitazione”, in seguito al gravissimo infortunio patito nel corso del suo primo anno ad Avellino, Russo vuole riprendere la sua crescita e tornare protagonista

Pazienza lo sa, si fida ed è per questo pronto a dargli subito una maglia da titolare. Anche per sfruttare due dati statistici, motivi ulteriori che inducono a ragionare sulla sua possibile centralità nel match di domani. Il primo è il fatto che Russo abbia già lasciato il segno al “Curcio”, segnando al Picerno due stagioni orsono, in un match poi però perso dai lupi; il secondo è legato al feeling che il folletto classe ’99 ha con la prima di campionato.

Nella stagione ’20-21, infatti, quando giocava con il Messina, Russo bagnò l’esordio con un gol dopo 11′ in una sfida alla Paganese poi terminata 4-4. Ripetersi, trovando magari questa volta una rete decisiva ai fini della vittoria, renderebbe ancora più dolce il sapore dell’alba sia per lui che per l’Avellino.


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