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Avellino calcio – Entro il 25 bisogna trovare 1,2 mln di euro per iscriversi al campionato

La conferenza stampa di ieri mattina da parte del presidente Walter Taccone, lascia molti dubbi e fa trasparire l’irrequietezza del presidente dell’Us Avellino. Tanti gli argomenti toccati, pochi concretamente. I dubbi sul futuro dell’Avellino calcio restano. E sono anche tanti. Oltre alla piattaforma presentata nella giornata di ieri, alla quale speriamo subentri uno staff tecnico in grado di utilizzare quella tecnologia, oltre che un vero e proprio staff capace di prevenire i continui infortuni che affliggono l’Avellino, quello che ci ha colpito di più nella conferenza stampa di ieri è stata la situazione societaria.

Non si è parlato minimamente della situazione debitoria dell’Avellino, abile nello spostare il discorso lontano dall’argomento. Si è parlato delle cordate interessate all’acquisizione della società, ma per ora a quanto pare è tutto molto fermo. Oltre alle due cordate estere, di cui una gestita da Alexander Jarvis, figura controversa del calcio moderno, il quale per ora non ha presentato una vera e propria richiesta concreta d’investimento per il 100%, alla quale già il presidente Taccone ha posto il veto, in quanto non interessato a farsi sottrarre la propria creatura. Ed è proprio su tale argomento che si evidenzia la volontà gia esternata in passato, di non vedere tutte le quote dell’Us Avellino ma fino massimo all’80%, percentuali che combaciano con quanto offerto dall’imprenditore Giovanni Lombardi, trattativa ferma ai box per dei dissidi fra le parti.

Ma adesso il tempo stringe, ieri l’Avellino avrebbe dovuto presentare il piano di rateizzazione dell’IVA in 60 mesi, circa l’89% del debito tributario che possiede la società biancoverde, per un totale di quasi 5 mln di euro; tempi brevi anche per versamenti da 2,2 mln di euro, volta a garantire l’iscrizione al campionato. Di questi 2,2 mln, 1 mln verrebbe garantito dalla Lega B, la quale deve versare la suddetta cifra nei confronti dell’Us Avellino. Rimarrebbe fuori questo 1,2 mln da coprire, e il presidente Taccone è alla ricerca del socio che può garantirgli quella cifra, oltre che una solida stabilità economica per il club. Insomma. Nulla di nuovo nemmeno stavolta. Sarà l’ennesima estate calda. Caldissima. Per L’Avellino non c’è pace. Dopo Iacovacci, Gubitosa, De Cesare e per ultimo Gravina, chi sarà il prossimo benefattore in grado di aiutare Taccone nell’impresa di iscrivere la squadra al campionato?

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