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Avellino Calcio – I numeri non mentono. Per volare bisogna blindare la porta

Obiettivo: blindare la porta. In vista della sfida d’alta classifica con il Cassino, i pensieri di mister Graziani sono rivolti soprattutto alla ricerca dell’equilibrio difensivo in grado di permettere ai lupi di spiccare il volo. Sin qui, infatti, nei primi quattro turni di campionato e nella sfida di Coppa Italia contro il Nola, la squadra biancoverde non è mai riuscita a tenere la porta inviolata. Un limite di non poco conto per un undici che, con il potenziale offensivo che si ritrova, riesce quasi sempre a fare centro con una certa facilità. Proprio per questo motivo, dunque, trovare la quadra in fase difensiva garantirebbe alla squadra di Graziani un vantaggio notevole di fronte agli avversari.

Che il reparto sia ancora da registrare è evidente alla luce degli zero clean sheet collezionati in stagione, ma anche in rapporto a se si considera il numero di reti subite dalle altre capolista della Serie D. Con 4 gol al passivo nelle prime 4 giornate di campionato, l’Avellino ha una media di un gol subito a partita. Troppo alta per una squadra che vuole vincere il campionato. Come testimonia la media della maggior parte delle altre squadre in testa ai rispettivi gironi. La Fezzanese, una delle tre capolista del girone A, non ha ancora subito gol nei primi tre impegni stagionali. Ligorna (girone A), Como (girone B), Fiorenzuola, Modena (entrambe nel girone D) e Bari (I) hanno subito appena una rete in tre gare, con una media di 0,33 a partita. Leggermente peggiore quella di Tuttocuoio (girone E, media di 0,5) e Virtus San Nicolò (F, 0,75). Hanno invece lo stesso andamento dei lupi il Lecco (girone A), l’Este (F) e il Team Altamura (H), mentre hanno fatto peggio della squadra biancoverde il terzetto del girone F Adriese (1,25), Campodarsego (1,25) e Cjarlins Muzane (1,75) e il Picerno (girone H, con una media di 2 gol subiti a partita in seguito alle 5 reti subite nell’ultimo turno).

Graziani è consapevole di dover invertire il trend e sta lavorando proprio su questo. Senza rinunciare a giocare, il suo Avellino deve restare più concentrato nella fase difensiva cercando di evitare gli errori che sinora hanno impedito a Lagomarsini di tenere la porta inviolata. Anche e soprattutto sui calci da fermo, o più in generale sui palloni alti, che sono stati sin qui un vero e proprio tallone d’Achille per i biancoverdi. Sui 5 gol subiti sinora, infatti, due sono arrivati da fermo (Ladispoli, punizione di Cardella e Anzio, sugli sviluppi di una palla inattiva) e due da cross (Nola, Albalonga). Gli uomini e le potenzialità per sistemare la retroguardia ci sono tutte. Morero e compagni saranno chiamati a chiudere la porta possibilmente già a partire dalla gara di domenica, quando l’Avellino si troverà contro un Cassino apparso concreto e cinico nelle ultime settimane.

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