Avellino Calcio – “Ma che ne sanno gli altri. Noi siamo solo innamorati”

Caro direttore,

oggi mi sono messo comodo e via internet mi sono collegato con “Un pomeriggio da Supereroi”: la voce di Dino Manganiello mi ha tenuto compagnia. Mi ha fatto vibrare, imprecare, emozionare, gioire. La partita l’ho “vista” alla radio ed è una cosa che da sempre mi trasmette sensazioni uniche e inimitabili: abbiamo vinto, abbiamo vinto ancora ed è stato proprio bello. Sentire il cronista andare su di giri e soprattutto il boato della curva. Una curva a cui tu, giustamente, hai già reso omaggio con un editoriale. L’Avellino non c’entra niente con la serie D e men che meno il suo meraviglioso pubblico: so che sei tornato in curva, so quanto hai sofferto a starne lontano, ma gli uomini di parola sconfinano anche nel masochismo per non rinnegare i propri principi. Bravo! Ma adesso che il presidente blabla, quello del secondo “fallimento”, se n’è andato, hai potuto riappropriarti del tuo posto in curva sud, dove mi avevi fatto accomodare nella mia “prima volta” al Partenio. Immagino cosa tu abbia provato, perché le tue emozioni sono le mie, a mille chilometri di distanza. Segna De Vena e a dispetto dell’anagrafe, delle delusioni del passato e di un presente forzatamente ai margini del calcio che conta, ho piazzato un urlo pazzesco. Spontaneo. Quasi uno sfogo. Mi piace pensare tu abbia fatto lo stesso. E mi piace pensare che sia stato posto un altro mattone verso la risalita.

Qualcuno potrà sorridere, pensando “ma che hanno da godere quelli, hanno battuto l’Albalonga“. Tutto vero, ma noi che siamo innamorati del Lupo proviamo cose speciali. Che ne sanno gli altri, poverini…