CALCIOINTERVISTENEWSUS AVELLINO

Avellino Calcio, Matteo Gerbaudo: “Non possiamo regalare i primi tempi alle avversarie. Io il nuovo D’Angelo? Sarebbe un onore”

Ospite alla trasmissione 0825 di Ottochannel il centrocampista dell’Avellino, Matteo Gerbaudo, ha analizzato il momento dell’Avellino dopo l’1-1 contro l’Anagni. Un Gerbaudo che ha parlato a 360° della sua esperienza qui ad Avellino e su tante altre situazioni.

Ecco le sue parole: “Sapevamo che a dispetto della classifica l’Anagni era una squadra che palleggiava bene e aveva dei buoni giocatori in campo. Da qui a dire che è stata colpa nostra il pareggio il passaggio è breve. Dobbiamo cercare di non regalare i primi tempi alle avversarie, come accaduto con l’Albalonga, dove siamo stati bravi a ribaltare il risultato e anche ad Anzio avevamo fatto un brutto primo tempo risolvendo poi la gara nella ripresa. C’è ancora tanto da lavorare. Sicuramente l’infortunio di De Vena si è fatto sentire, sicuramente Alessandro è un giocatore fuori categoria ed è fondamentale per noi, ma non deve essere una scusa, perchè è entrato Ciotola, che è un altro elemento fondamentale per noi. Non possiamo dipendere dai singoli. Effetto Partenio? No assolutamente, noi stiamo cercando di dimostrare di immedesimarci nel lupo, un animale che non molla mai e che lotta sempre. Magari con l’Anagni non siamo riusciti nell’intento. Sono contento perchè personalmente è stato un buon inizio, io ho sempre lavorato tanto in carriera e so cosa vuol dire il sacrificio. Dobbiamo continuare a lavorare con grande determinazione. Il mio ruolo principale è la mezz’ala ma mi adatto un pò alle esigenze del mister. Con Matute mi trovo bene, stiamo affinando un pò i dettagli e la conoscenza, anche con Gennaro Acampora. Sento molto l’affetto dei tifosi, anche se io non ho dimostrato ancora nulla. Posso ripetere le gesta di D’Angelo? Sarebbe un onore, vedremo, ora viviamo gara per gara, ma sarebbe bello riportare questa squadra in B e un immenso onore. Io cercherò di mettere tutto me stesso e anche di più per far tornare l’Avellino in alto e per tornare in alto anche io. Il mio momento più bello in carriera? Oltre al primo gol dell’Avellino il gol al Napoli in Coppa Italia, con la Juventus primavera. Segnare allo J. Stadium davanti a 20.000 persone fu bellissimo poi il gesto fatto contro i napoletani ho chiesto scusa più volte e non voglio più tornarci”. 

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio