L’Avellino è a caccia di un portiere under di prospettiva da affiancare a Iannarilli per la stagione 2025/2026 e il nome di Alessandro Calligaris, talentuoso estremo difensore dell’Inter Primavera, è finito ora in cima alla lista del diesse Mario Aiello. Classe 2005, il giovane friulano è considerato uno dei prospetti più interessanti del panorama italiano, e i biancoverdi vedono in lui il profilo ideale per il ruolo di dodicesimo, con la possibilità di crescere sotto la guida di un portiere esperto. Scopriamo insieme qualcosa in più sul percorso e sulle caratteristiche tecniche del nuovo obiettivo dell’Avellino.
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La carriera di Calligaris, obiettivo dell’Avellino | Mercato
Nato il 7 marzo 2005, a Udine, Calligaris ha mosso i primi passi della sua carriera nella squadra del Donatello, prima di essere notato dall’Inter all’età di quattordici anni. Entrato nel settore giovanile nerazzurro, il portiere ha completato la trafila dall’U17 fino alla Primavera, diventando un punto fermo della formazione di Zanchetta.
Nella stagione 2024/2025, culminata nella conquista del titolo di campione d’Italia, Calligaris ha disputato 33 presenze tra tutte le competizioni, subendo 31 gol e mantenendo la porta inviolata in 13 occasioni. La prestazione più significativa è stata quella offerta in semifinale scudetto, contro il Sassuolo, quando ha parato un rigore nel corso dei 90’ e un altro nella lotteria finale, trascinando i giovani nerazzurri all’ultimo atto della corsa tricolore.
Aggregato alla prima squadra in diverse occasioni, complici gli infortuni di Sommer e Di Gennaro, Calligaris ha messo insieme anche 21 convocazioni complessive tra i grandi, senza tuttavia mai esordire agli ordini di Simone Inzaghi. Attualmente il giovane difensore si trova negli Stati Uniti, dal momento che Chivu lo ha inserito nella lista dei convocati per il Mondiale per Club.
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Le caratteristiche di Calligaris, obiettivo dell’Avellino | Mercato
Calligaris è un portiere moderno, che unisce fisicità (1,85 metri di altezza) e reattività. Dotato di un buon senso della posizione, il classe 2005 ha nei riflessi e nelle uscite i suoi principali punti di forza (72,3% i salvataggi effettuati nel ‘24/25). Nell’ultima stagione i suoi progressi tecnici sono stati notevoli, con evidenti miglioramenti nella gestione del pallone (88,2% di passaggi riusciti; 72,1% per i lanci lunghi), aspetto fondamentale per un portiere moderno.
Coraggioso nelle uscite, il giovane calciatore ha ancora ampi margini di miglioramento e, ispirandosi alla tradizione friulana e a Julio Cesar, suo idolo, può certamente ambire ad una carriera di buon livello. Per l’Avellino, il suo eventuale arrivo rappresenterebbe un innesto di qualità, destinato a completare un pacchetto già ben assemblato con la leadership di Iannarilli e l’esperienza di Pane.