In Serie B non si vince in volata. Si costruisce, si gestisce, si colpisce al momento opportuno. Per l’Avellino, al ritorno nel torneo cadetto dopo sette anni, la stagione 2025/26 non può essere affrontata come una corsa a ostacoli, ma come una maratona a tappe. Il percorso va pensato, non improvvisato, come imposto dal contesto: 38 giornate, cinque turni infrasettimanali, soste nazionali, Boxing Day e Pasquetta in campo. Serve lucidità, non frenesia. Scopriamo insieme, nel dettaglio, quali potrebbero essere le 5 leve del piano biancoverde per affrontare al meglio il campionato.
Scorri tra le pagine per continuare a leggere l’articolo
Prima leva: la partenza come fondamento
I dati lo confermano: le prime dieci giornate orientano la stagione. Nel 2024/25, sette delle prime otto squadre a ottobre hanno chiuso nella top 8. Chi parte forte non ha vinto naturalmente, ma ha già fatto metà del lavoro. A prescindere dall’obiettivo, per l’Avellino la priorità è chiara: costruire subito una base di punti, anche sporchi, anche sofferti. Non per blindare la salvezza, ma per evitare di doverla rincorrere.
Scorri tra le pagine per continuare a leggere l’articolo
Seconda leva: la panchina come risorsa
Nel 2024/25, il 20,3% dei gol in Serie B è arrivato da subentranti. Il Sassuolo ha trovato 22 gol dalla panchina, la Cremonese 20. Il Palermo, con appena 6, ha pagato la scarsa incisività nei momenti chiave. L’Avellino dovrà costruire una rosa profonda, non solo con titolari, ma con cambi che incidano. La panchina non è semplicemente un lusso: è un’arma. E in B, chi ha soluzioni a gara in corso ha più margine, più varianti, più punti.
Scorri tra le pagine per continuare a leggere l’articolo
Terza leva: il ritorno come accelerazione
Il girone di ritorno è il momento in cui le big gestiscono, le medio-piccole si scoprono, e chi ha energia può provare a sorprendere. Il Südtirol e il Frosinone hanno rimontato posizioni grazie a un ritorno da playoff. Ma tutto nasce dalla tenuta. Per l’Avellino, la terza tappa è colpire quando gli altri rallentano, sfruttando condizione, automatismi e profondità.
Scorri tra le pagine per continuare a leggere l’articolo
Quarta leva: il Partenio come alleato
Il fattore campo rimane prezioso. Nel 2024/25, tra il 55% e il 60% dei punti sono stati conquistati in casa. Le squadre che hanno superato quota 30 punti interni hanno chiuso sopra la soglia salvezza. Per l’Avellino, il “Partenio-Lombardi” può diventare un alleato fondamentale e un vantaggio competitivo.