L’Avellino e i tiri in porta, percentuale stabile dal post-Carrara: il dato 

Il focus sulle conclusioni nello specchio dei biancoverdi

Sette giornate, sette partite diverse per intensità e sviluppo, ma un dato che racconta bene l’evoluzione dell’Avellino di Biancolino è quello dei tiri in porta. Nelle prime tre uscite (Frosinone, Modena, Monza), i lupi hanno faticato: appena 6 tiri nello specchio complessivi, seppur con un tasso di conversione molto alto.

Dalla trasferta di Carrara in poi, però, qualcosa è cambiato. L’Avellino ha trovato continuità nel volume: 5 tiri in porta contro Entella, Padova e Mantova, con una stabilità nel dato (41,7%) che racconta una maggiore efficacia nel costruire e finalizzare. Il picco si è registrato contro la Carrarese (60%), segno di una prestazione lucida e concreta.

Il trend è incoraggiante, ma non ancora del tutto risolutivo. Contro il Mantova, ad esempio, i 5 tiri in porta non sono bastati per segnare. La produzione offensiva cresce, ma serve più precisione e incisività nei momenti chiave.

In sintesi: l’Avellino ha trovato una sua fisionomia offensiva, con interpreti capaci di creare e concludere. Ora il salto di qualità passa dalla capacità di trasformare la mole in gol. Perché la mira c’è, ma il bottino può crescere.

Exit mobile version