Dopo le prime due giornate di Serie B, l’Avellino ha prodotto un indice complessivo di expected goals pari a 0.91 (fonte: FbRef), dato aggiornato rispetto alla stima iniziale ma che non allontana i lupi dal 19° posto nella speciale graduatoria. Il numero non è allarmante, ma invita a riflettere sulla qualità delle occasioni create e sulla struttura offensiva della squadra di Biancolino.
L’analisi dettagliata delle singole conclusioni effettuate contro Frosinone e Modena restituisce una panoramica chiara: l’Avellino non ha quasi mai creato presupposti particolarmente favorevoli per andare in gol. Contro il Frosinone, la squadra ha prodotto 14 conclusioni, per un totale di 0.66 xG. Il tentativo più “pesante” è stato quello di Simic al 52’ (0.10), seguito da Russo al 70’ (0.10), entrambi bloccati. Le altre occasioni si sono distribuite tra lo 0.02 e lo 0.07, con esiti quasi sempre neutralizzati. Il volume c’è stato, ma frammentato in micro-opportunità, mai realmente pulite.
Contro il Modena, l’Avellino ha creato meno, ma con una chance più significativa: al 3’, Lescano ha avuto l’occasione più importante dell’intero avvio di campionato (0.18), senza però riuscire a sfruttarla. Il gol di Sounas al 54’ ha portato 0.05 xG, segno che la rete è nata più da una lettura rapida che da una costruzione limpida. Il totale di xG nella seconda giornata è stato di 0.25, confermando la tendenza dell’esordio.
Il dato complessivo non è solo una misura della pericolosità, ma anche della struttura di gioco messa in piedi sinora dalla formazione di Biancolino. Dopo la sosta bisognerà giocoforza costruire meglio le condizioni per arrivare al tiro. Servono più ricezioni tra le linee, più attacchi alla profondità, più connessioni tra centrocampo e attacco. Perché il gol di Sounas è stato un primo passo, ma per andare in fondo bisogna creare situazioni pericolose con maggiore costanza e maggiore fluidità.