Venerdì sera il “Partenio-Lombardi” ospita una sfida dal peso specifico elevato: Avellino-Monza, anticipo della terza giornata di Serie B, mette di fronte una neopromossa in cerca di consapevolezza e una retrocessa che punta al ritorno immediato in A. Al di là dei nomi e delle ambizioni, i numeri delle prime due giornate raccontano una partita che si giocherà su tre piani: conversione offensiva, intensità difensiva e gestione dei duelli individuali.
Scorri tra le pagine per continuare a leggere l’articolo
Cinismo sotto porta
Il Monza ha convertito il 50% dei tiri in porta in gol (4° miglior dato del campionato), l’Avellino il 25% (11°). Entrambe, però, si sono dimostrate ciniche quando riescono a centrare lo specchio. Non producono molto, ma quando lo fanno, pungono. La sfida potrebbe decidersi proprio sull’efficacia delle poche occasioni create: chi spreca meno, vince.
Scorri tra le pagine per continuare a leggere l’articolo
Lotta dura: tackle e blocchi, intensità da alta classifica
Avellino e Monza sono tra le squadre più aggressive del torneo: 32 tackle ciascuna (4° e 5° posto), e rispettivamente 32 e 27 tra tiri e passaggi bloccati (1° e 2° posto). Il dato evidenzia una predisposizione al duello, alla chiusura, alla difesa attiva. Sarà una gara fisica, dove il controllo del ritmo passerà anche dalla capacità di resistere e rilanciare.
Scorri tra le pagine per continuare a leggere l’articolo
Uno contro uno: mismatch in vista?
L’Avellino è secondo in Serie B per percentuale di uno contro uno vinti (52,2%), il Monza è terzultimo con appena il 27,3%. Il dato apre a una possibile chiave tattica: se i biancoverdi riusciranno a creare situazioni di duello, potrebbero trovare vantaggi significativi.