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Calcio Avellino, l’ex Di Cecco: “Rimonta dell’Avellino quasi impossibile. Vorrei tornare un giorno”

Quelle lacrime a Bari non le dimenticherà nessuno. Era il 2008, l’Avellino era retrocesso. Era l’Avellino di Pugliese e aveva come capitano un vero lupo, Domenico Di Cecco. Fu la stagione dei 4 allenatori. Vavassori si dimise alla vigilia del ritiro, arrivò un certo Maurizio Sarri, che si dimise alla vigilia del campionato. L’Avellino prese quindi Guido Carboni, che fu esonerato per poi prendere Alessandro Calori. Insomma, un anno nefasto, che si chiuse con la retrocessione in Serie C, salvo poi il fallimento del Messina che fece sì che i lupi furono ripescati (biancoverdi che poi fallirono la stagione seguente).

Intervistato da Sportchannel 214, Di Cecco ha parlato del campionato dei lupi e delle possibilità, per lui poche, di vincerlo: “Io penso che 10 punti ormai siano tanti, poi nel calcio mai dire mai ma non credo che l’Avellino possa arrivare primo. Ora stanno bene, magari le vinceranno tutte fino alla fine ma il problema è che davanti non mollano. L’Avellino sa che se sbaglia una gara i giochi sono chiusi. In Serie D le partite sono difficili, campi ostici, insomma non è una passeggiata”. 

Di Cecco poi parla del passato e magari di un suo ritorno in biancoverde: “Ho ricordi belli, ma anche tristi. Belli perchè abbiamo vinto un campionato straordinario nel 2007, in quei playoff col Foggia, il gol di Rivaldo al volo, cose che mi resteranno sempre impresse. Le due stagioni in B invece un disastro. Poca programmazione e poi si capì che le cose in società non erano rosee e portarono al fallimento. Le lacrime di Bari furono vere e pure. Spero un giorno di tornare in altre vesti, allenatore, ds, non so. ma di tornare e rivivere le emozioni vissute nel 2007”.

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