Sabato alle 17:15 il “Ceravolo” sarà teatro di una gara che promette tensione e significati oltre la classifica. Catanzaro e Avellino arrivano alla sedicesima giornata di Serie B con numeri simili: entrambe hanno faticato ultimamente a gestire l’inerzia delle partite e cercano una svolta per consolidare il proprio percorso.
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La questione del ritmo
Il dato è eloquente: il Catanzaro è finito sotto nel punteggio in 5 delle ultime 6 gare, l’Avellino in 6 delle ultime 8. Due squadre che raramente hanno imposto il proprio gioco dall’inizio e che spesso hanno dovuto inseguire. La chiave sarà capire chi riuscirà a prendere il controllo della partita nei primi minuti, evitando di lasciare campo e fiducia all’avversario.
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La fragilità difensiva dei giallorossi
Il Catanzaro non mantiene la porta inviolata da sei turni consecutivi. Un segnale che pesa e che l’Avellino proverà a sfruttare. I biancoverdi hanno bisogno di ritrovare incisività offensiva e potrebbero trovare spazi proprio nelle difficoltà della retroguardia calabrese. Per i “lupi” sarà l’occasione di trasformare le incertezze avversarie in gol pesanti.
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I finali come crocevia
Le statistiche sui parziali raccontano un incrocio interessante. Tra il 31’ e il 45’ l’Avellino ha segnato 6 reti, mentre il Catanzaro ne ha subite 7 nello stesso intervallo. Nella ripresa, invece, tra il 75’ e il 90’ i giallorossi hanno trovato 5 gol, mentre l’Avellino ne ha incassati 6. I finali di tempo diventano quindi un terreno decisivo: la gestione dei finali di frazione potrebbe orientare l’esito della sfida.
