Nella conferenza stampa post Castel di Sangro, mister Biancolino ha messo in chiaro tanti concetti. In primis ha sottolineato l’importanza di avere a disposizione più alternative in ogni zona del campo. Dall’attacco alla difesa, passando per il centrocampo e arrivando fino in porta. Perché anche tra i pali il Pitone punta ad una sana concorrenza tra Iannarilli e Daffara, senza ruoli ben definiti. Un’alternanza tra numeri uno che già in passato si è vista in casa biancoverde. Scopriamo insieme qualcosa in più.
Iannarilli-Daffara, alternanza in vista. Gli esempi del passato in casa Avellino
Prendendo in esame gli ultimi cinque campionati disputati dall’Avellino in Serie B si nota come l’alternanza tra portieri si sia già vista in più di un’occasione. Nel 2013-2014 ad esempio, sotto la gestione Massimo Rastelli, Seculin (24 presenze) e Terracciano (18 presenze) si divisero quasi equamente i compiti. Nella stagione successiva l’alternanza fu meno marcata (31 presenze per Gomis, 11 per Frattali) ma comunque presente, con i ruoli che furono poi rovesciati nel finale di stagione con Frattali che difese la porta biancoverde nelle tre gare dei playoff.
Nel 2015-2016 si tornò invece ad una gestione più tradizionale. Tesser e Marcolin puntarono con decisione su Frattali (39 presenze), con Offredi (2 presenze) e Bianco (1 presenza) che trovarono spazio solo nelle gare finali. Nel 2016-2017, quando sullo scanno dei lupi si alternarono Toscano e Novellino, i numeri ricalcarono invece quelli di due anni prima, con Radunovic (31 presenze) davanti a Frattali (11 presenze).
L’equilibrio tornò ad essere preponderante nel 2017-2018, stagione iniziata in panchina da Novellino e conclusa poi da Foscarini. Nella circostanza ad avvicendarsi in maniera praticamente equa furono Radu (22 presenze) e Lezzerini (20 presenze).