La forza della panchina: in Serie B i cambi fanno sempre più la differenza

Il gol di Russo conferma una tendenza assai diffusa nel torneo cadetto

Anche in Serie B, le gare non si decidono solo con i titolari. Le prime tre giornate del campionato 2025/26 lo hanno confermato con forza: la panchina è diventata uno strumento sempre più decisivo, capace di cambiare l’inerzia delle partite e di incidere direttamente sul risultato finale.

Su 63 reti complessive, ben 10 (15,8%) sono state realizzate da giocatori subentrati. Un dato che racconta di un campionato sempre più fisico, tattico e lungo, dove l’impatto a gara in corso può valere quanto — se non più — quello iniziale. Se si estende il dato agli assist, il contributo dei subentrati sale a 21 reti (33%), segno che i cambi non solo influenzano, ma determinano.

Un esempio emblematico arriva proprio da Avellino-Monza, dove Russo, entrato nella ripresa, ha deciso la gara con una rovesciata spettacolare. Un gesto tecnico che ha regalato ai biancoverdi la prima vittoria stagionale e ha confermato l’importanza della profondità della rosa.

Il confronto con le stagioni precedenti, come evidenziato dalla nostra indagine estiva, mostra una tendenza sempre più diffusa: le squadre che riescono a mantenere qualità anche nei cambi sono quelle che reggono meglio sul lungo periodo. Non è solo una questione di turnover, ma di vera e propria strategia: sapere quando e come inserire un giocatore può cambiare il destino di una gara.

In un campionato dove ogni dettaglio conta, la panchina non è più un’alternativa. È una risorsa, una leva, una chiave. E chi sa usarla, spesso, trova la porta giusta.

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