Negli ultimi cinque campionati, la Serie B ha consolidato una soglia salvezza piuttosto stabile. I numeri parlano di una quota fissata attorno ai 43 punti, che rappresenta il minimo necessario per evitare i playout e mantenere la categoria con certezza.
Serie B, quanti punti servono per la salvezza diretta? L’analisi
Dal 2020/2021 al 2024/2025, la prima squadra salva senza passare dagli spareggi ha sempre chiuso tra 42 e 44 punti. Ascoli, Spal, Cittadella, Spezia e Frosinone – squadre diverse per caratteristiche e ambizioni iniziali – hanno trovato la salvezza diretta con un rendimento costante. Il dato medio si attesta a 43,2 punti: un riferimento concreto più che una semplice statistica.
Per l’Avellino, che si affaccia alla Serie B da neopromossa e punta a consolidarsi, questo parametro può diventare un’interessante base di ragionamento. Non una garanzia né una previsione certa, ma un orientamento utile per indirizzare il proprio percorso. Tradotto in rendimento, si parla di 12-13 vittorie e una serie che va dai 5 ai 7 pareggi, da distribuire con continuità nel corso dell’anno.
Naturalmente, la soglia può variare a seconda dell’andamento generale del campionato, dal numero di squadre coinvolte nella lotta salvezza e dai distacchi in zona playout. Ma resta un dato inequivocabile: chi ha superato i 43 punti negli ultimi anni si è sempre salvato. Chi è rimasto sotto quella quota, invece, ha spesso dovuto affrontare l’inferno dei playout.
Il gruppo biancoverde, in fase di costruzione, potrà pertanto usare questo dato come “elemento di lavoro”. Non come vincolo o paletto, ma come supporto operativo per una prima analisi su obiettivi, calendario e progressione. In un campionato che premia il passo costante più che le intermittenze, sapere cosa serve è già un buon punto di partenza. E l’Avellino di mister Biancolino, in questo contesto, ha già un riferimento chiaro per il primo obiettivo.