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Caso Plusvalenze – Chievo Verona dinnanzi al TFN, la difesa punta a ridimensionare la richiesta di -15 punti

Settimana decisiva per il calcio italiano; se ieri il Collegio di Garanzia del CONI ha confermato la propria estraneità in merito alla revisione del format di Serie B, delegando il tutto al TFN, quest’oggi andrà di scena un altro processo che ha tenuto col fiato sospeso il campionato di Serie A, il caso “plusvalenze” tra Chievo e Cesena. Lo scorso 25 luglio il TFN si è pronunciato sulla questione evidenziando come fra le due squadre siano intercorsi scambi fittizi di calciatori volti a modificare l’assetto economico dei due club, creando una bolla che in questi anni ha contribuito al fallimento del Cesena calcio, infliggendo una pena di -15 punti alla squadra romagnola, confermando una netta responsabilità della società in merito alla vicenda. Il Chievo Verona, il 25 luglio, ne è uscito indenne per via di un piccolo cavillo burocratico che consisteva nel non ascolto da parte della Procura Federale del presidente Campedelli, il quale nonostante l’improcedibilità avuta, non si è recato presso gli uffici della procura federale per rilasciare delle dichiarazioni in merito. Quest’oggi il Chievo Verona si presenterà negli uffici del TFN per difendersi dall’accusa di aver gonfiato i propri bilanci con l’avvocato De Luca, che punterà ad evidenziare gli errori commessi dall’accusa nel valutare i cartellini dei giocatori scambiati ed il ruolo di questi ultimi sui bilanci societari. Tutti questi errori ridurrebbero gli effetti delle plusvalenze a soli due milioni di euro e che comporterebbero ad una diminuzione sostanziale della pena, cosa non avvenuta per il Cesena calcio; una vicenda che troverà chiarimenti solo nel pomeriggio a sentenza avvenuta.

Su sponda Cesena è da sottolineare come il TFN si esprimerà in merito a quale anno assegnare la penalizzazione, se venisse stravolta l’attuale penalizzazione, con il principio di retroattività alla stagione 2017-18, il Cesena si vedrebbe retrocedere d’ufficio in Serie C con la conseguenza di veder riaffiorare in Serie B la Virtus Entella, società retrocessa dopo aver perso la sfida play out con l’Ascoli calcio.

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