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Arini aveva mercato, D’Angelo no: rischia di restare fuori rosa

Non sventola più la bandiera di Angelo D’Angelo nello spogliatoio biancoverde. E’ stata ammainata e rischia di finire male la storia di amore tra il centrocampista salernitano e l’Avellino. Il suo contratto in scadenza non sarà rinnovato e al calciatore, come pure all’entourage dell’atleta stesso, è stato già chiaramente detto di non rientrare più nei piani della società e di trovarsi una squadra. L’Avellino lo lascerà libero, senza nessuna pretesa economica di cessione. Ma al momento le offerte mancano e D’Angelo partirà lo stesso con la squadra nel ritiro di Sturno. E nel pre-ritiro che è ufficialmente aperto da ieri pomeriggio. In realtà che non rientrasse nemmeno nei piani di Toscano lo si era già percepito da tempo. E la cessione di Mariano Arini alla Spal ha solo accelerato quello che sarà una decisione condivisa da tempo con i piani alti di Piazza Libertà. Dopo lunghi anni la storia d’amore finisce qui. Probabilmente la tifoseria non gradirà la decisione. Molti vedono in D’Angelo una bandiera che non sventola più. E che piaccia o no la scelta di Taccone jr e De Vito è azzeccata. Di quella squadra che è stata coinvolta nel calcioscommesse da Millesi, D’Angelo ne era un protagonista. Non sono nemmeno piaciute le sfuriate in conferenza stampa quando l’allora capitano si scagliò contro la squadra coinvolgendo molti calciatori ma non pronunciandone il nome. Sparò nel mucchio agitando ulteriormente le acque in uno spogliatoio già sull’orlo di una crisi di nervi. Gli alterchi e gli screzi con Castaldo, poi, sono stati evidenti. Insomma, da capitano D’Angelo non ha saputo gestire lo spogliatoio. Potrebbero essere anche questi i motivi che hanno spinto la dirigenza a non rinnovargli il contratto in scadenza. Angelo D’Angelo è libero ora di trovarsi una squadra. L’Avellino lo lascerà andare via anche come segno di riconoscenza per quanto fatto con la casacca biancoverde. C’è ancora un mese e mezzo di mercato per trovare una sistemazione. E gli ultimi movimenti di mercato sulla mediana confermano le intenzioni della dirigenza di dare maggiore qualità. Si va ai saluti. La storia d’amore è al capolinea.

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