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Scandone, Fesenko racconta il suo infortunio: “Sto lavorando molto. Non so quando tornerò”

E’ un Kyrylo Fesenko a tutto campo quello che si sfoga attraverso le righe dell’agenzia stampa sportiva ucraina Aredi sports marketing agency, rilasciando una bella intervista a Maxym Gayovyy, dove racconta il lungo iter che sta seguendo in questi mesi per l’infortunio al ginocchio subito in questa estate. Dall’operazione in Ucraina al rientro troppo celere e pericoloso, al nuovo stop. E ora c’è tanta incertezza sui suoi tempi di recupero. Lo stesso Fesenko, intervistato, non sa di preciso quando potrà tornare sul parquet.

Ma ecco le parole di Fesenko, tradotte dalla nostra redazione. Un Fesenko che parla del suo infortunio e della riabilitazione che sta seguendo: “Non mi sono ancora ripreso dall’infortunio al ginocchio e quindi ho deciso di far sapere a tutti come sta procedendo il mio percorso riabilitativo. Prima di tutto non è un nuovo infortunio come ho letto da qualche parte. È solo un lungo processo di recupero dopo il mio intervento al ginocchio in estate. Quando sono tornato ad Avellino, ho cominciato a forzare il mio ritorno sul parquet il prima possibile. I miei medici e quelli della Scandone mi avevano dato l’ok per forzare.  Però abbiamo sbagliato tutti. Non è stata la scelta giusta.  I muscoli del ginocchio si sono atrofizzati e  quindi c’era bisogno di ricostruire il ginocchio. Però ho iniziato a giocare, sempre com maggiore minutaggio fino a quando mi sono reso conto di non stare bene”.

Fesenko continua a parlare del nuovo stop, dopo aver giocato alcune partite ad inizio campionato: “Dopo queste partite il mio ginocchio si è gonfiato, sembrava la testa di un uomo. Ho dovuto necessariamente fermarmi. Ho dovuto aspettare che si sgonfiasse prima di fare alcuni test medici. Sono andato anche a Roma a Villa Stuart, dal miglior esperto di chirurgia sportiva in Italia, il professor Mariani, che collabora con l’ UEFA. A proposito, Francesco Totti è uno dei proprietari di questa clinica e ha circa il 50% dei diritti. Mariani mi ha detto che non posso lavorare a ritmo. Ha detto, che se non avessi cambiato il mio percorso di recupero, avrei potuto fare un grande danno alla cartilagine danneggiata in precedenza”. 

Dunque un Fesenko che spiega il percorso di recupero ma che non sa effettivamente quando potrà tornare in campo: “Purtroppo non riesco ancora a informare i miei fans quando esattamente ritornerò con la Scandone. All’inizio i medici mi avevano detto due settimane, ma è meglio non forzare come fatto in precedenza. Devo prendermi tutto il tempo possibile. Così ora non ho altre opzioni, oltre a credere nei suggerimenti dei medici, mantenere la calma e aspettare il mio rientro in campo quanto prima. Onestamente, è molto difficile spiegare quanto sia difficile per me  non essere con la mia squadra e i miei compagni. La Scandone  ha  un calendario fittissimo che non permette di potermi aspettare con maggiore calma. Ma pochi giorni fa ho iniziato a correre lentamente. I nostri medici e tutto lo staff,  compreso coach Sacripanti, mi sostengono in questo processo, chiedendomi di usare la gamba destra e sinistra allo stesso modo”.

Kyrylo continua la sua intervista illustrando il suo piano di recupero: “Ora sto facendo una doppia sessione di allenamento, cardio e piscina la mattina e palestra nel pomeriggio. E’ stancante ma devo tenere duro. Ringrazio la mia famiglia per avermi sostenuto. Mia moglie Inna che mi è stata sempre vicina e che è qui con me ad Avellino e grazie anche a mia madre. Guardo tutti i match della Sidigas, ed è davvero difficile per me, perché non posso aiutarli. Penso che con la mia presenza i risultati sarebbero ancora migliori e già immagino cosa potrà accadere da marzo, quando rientrerà pure Shane Lawal. Potremmo dare tantissimo a questa Scandone”.

Infine un pensiero anche alla sua nazionale che Fesenko non potrà aiutare per i giochi di qualificazione ai mondiali: “Inoltre voglio informare tutti che non aiuterò la mia squadra nazionale dell’Ucraine nelle gare di novembre di qualificazione della Coppa del Mondo FIBA. A causa dei miei problemi al ginocchio, naturalmente. E’ giusto che i  ragazzi dell’Ucraina fossero a conoscenza di questo e, naturalmente, gli auguro buona fortuna! Credo che se tutto andrà bene, ritornerò a dicembre. Penso che Avellino gioca abbastanza bene ma con me sarà ancora meglio. Forse qualcuno può dire che sono troppo fiducioso, ma questo è il mio modo di essere”. 

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