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Avellino Calcio – E’ Graziani in pole per la panchina

Manca poco per scoprire le carte del nuovo Calcio Avellino, che ripartirà dalla Serie D, per iniziare una scalata tortuosa che si spera possa riportare il lupo, quanto prima, tra i professionisti.

In attesa di scoprire le carte della nuova dirigenza, di sapere chi sarà il nuovo ds e altri incarichi della nuova società biancoverde, si attende ovviamente di sapere, in primis, chi sarà il nuovo allenatore dal quale ripartirà l’Avellino, oltre che i calciatori dei quali disporrà per il duro campionato di Serie D.

Secondo indiscrezioni, il nome in cima alla lista di De Cesare per sedere sulla panchina irpina è quello di Archimede Graziani, noto per la vittoria del campionato di Serie D, nel 2010/11 con il Mantova . Scopriamo insieme il profilo del navigato tecnico toscano.

Nativo di Carrara, classe 1965, Graziani è l’allenatore dall’esperienza giusta per questa ripartenza dell’Avellino. Il tecnico vanta infatti, oltre 800 panchine in carriera, suddivise tra Eccellenza, Serie D e diverse anche in serie C2.

Ha iniziato la sua carriera in C2 con il Tricase nel 2002, per poi scendere di categoria l’anno dopo in D, con il Verbania. Poi due anni di Eccellenza, con Castelsardo e Montemurlo, dove giunse sesto, per poi tornare in D con la Venturina nel 2006. Da qui poi, fino al 2010, ha ottenuto discreti risultati sempre in Serie D, dove ha allenato il Calangianus, il Castellana Castel Goffredo e il Morro D’Oro. Poi nel 2010 la chiamata del Mantova, grande decaduta in Serie D, come l’Avellino di oggi.

Nella stagione 2010/11, ottiene il suo più importante risultato in carriera, con la vittoria del campionato di D con i lombardi e il ritorno nel calcio professionistico. Il Mantova lo mantenne anche in C2, l’anno dopo, ma una serie di risultati negativi, lo portarono all’esonero. Nel 2012 ripartì in C2 da L’Aquila Calcio, ma anche qui fu esonerato dal club abruzzese. Nel 2014, poi, subentrato in corsa sulla panchina del Poggibonsi, sempre C2, salvò la squadra che era nei bassifondi della classifica. L’ultima esperienza è stata la scorsa stagione in Sardegna, al Lanusei, in Serie D, dove ha salvato con un miracolo la squadra dalla retrocessione. A maggio l’addio dai sardi.

Ora potrebbe essere l’uomo scelto da De Cesare per la risalita del Calcio Avellino. Tecnico di grande personalità, come d’altronde tutti i toscani, non è nuovo a siparietti anche comici con la stampa locale e a clamorose conferenze stampa. Secondo fonti, il suo modulo preferito è il 4-3-2-1, ad albero di Natale, ma è un tecnico anche abbastanza duttile che ama cambiare spesso durante la gara.

Grande comunicatore, uomo che si fa rispettare dallo spogliatoio, tenendo spesso in pugno la situazione anche a muso duro con i calciatori. Nella pubblicazione della sua tesi per il patentino da allenatore, ad una domanda su chi si basasse di più come filosofia di gioco, tra Mourinho e Zeman, affermò: “Io sono Graziani e seguo Graziani”.

 

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