“Hanno investito 5mln di euro: esclusione contrasta con il regime di proporzionalità”

“L’esclusione, per finire, è ingiusta e contrasta con il regime di proporzionalità ed adeguatezza delle sanzioni. La U.S. AVELLINO 1912 s.r.l. ha assicurato tutti i parametri economico – finanziari, previsti per l’ottenimento della Licenza Nazionale, in particolare. provvedendo: – al pagamento, entro il 30 Giugno 2018, degli emolumenti stipendiali dei tesserati e delle altre figure, previste dal C.U. F.I.G.C. n. 49/2018, delle relative imposte e dei relativi contributi, per un importo consistente pari a circa € 1.750.000,00; – al pagamento, entro il 30 Giugno 2018, delle rate relative ai rateizzi tributari e contributivi, in corso, nei confronti di Agenzia delle Entrate e di Agenzia Entrate Riscossione nonchè dell’I.N.P.S. per il significativo importo pari ad oltre € 100.000,00; 23 – all’adozione, entro il 6 Luglio 2018, dei provvedimenti ex art. 2482 ter Cod. Civ., per la copertura del rapporto P/A (patrimonio netto/attivo patrimoniale) per un ammontare pari ad oltre € 3.300.000,00. Ora, a fronte di siffatta evidente idoneità economico – finanziaria, accompagnata da ben 3 polizze fideiussorie, che danno conto di piena solidità economico – finanziaria della Società di Calcio ricorrente, davvero è abnorme e violativo dei principi di proporzionalità e ragionevolezza disporre una esclusione solo per una presunta “incoerenza” formale (carenza di rating diretto della polizza rilasciata da ONIX ASIGURARI S.A.), malgrado la accertata e comprovata affidabilità dell’emittente, mediante possesso di un indice di solvibilità di 1,49, concorrente ed assorbente rispetto alla carenza del rating e la idoneità economico – finanziaria della Società calcistica in regola con tutti i parametri federali. Beninteso che, a fronte del sostanziale riconoscimento della idoneità della Compagnia Assicuratrice, da parte dello stesso Collegio di Garanzia, rifugiarsi dietro inconsistenti e pretestuosi profili formali permettendo i ritardi di COVISOC è decisione davvero iniqua ed arbitraria, che richiede un intervento correttivo immediato del Giudice Amministrativo, a tutela della Società ricorrente, del suo buon nome, della Città di Avellino e dello stesso interesse pubblico ad una regolare ed ampia competizione calcistica. L’accertamento dei requisiti (sostanziali) economico – finanziari, infatti, rende ogni rilievo formale sicuramente recessivo, non potendosi cancellare, con grande disinvoltura, oltre 100 anni di gloriosa storia sportiva, nella città di Avellino, in carenza di contrapposte e prevalenti ragioni di interesse pubblico”.
Così scrivono i legali dell’Avellino. Facendo leva sulla regolarità della prima polizza presentata, sui successivi ritardi di comunicazione e notifica della Covisoc e sui soli due giorni concessi all’Avellino calcio per fornire una seconda polizza.