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Creatività, dinamismo e leadership offensiva: perché l’Avellino ha voluto Tutino | Mercato

L’analisi delle ragioni che hanno convinto i lupi a puntare sull'attaccante classe 1996

Gennaro Tutino è vicinissimo all’Avellino, che sta per regalarsi così un acquisto di prestigio per celebrare il ritorno in Serie B. L’attaccante della Sampdoria si appresta a diventare il fiore all’occhiello di un reparto offensivo già ricco, composto attualmente da Patierno, Lescano, Crespi, Favilli e Panico. Analizzando i dati statistici di Tutino relativi alla stagione 2024-2025 di Serie B, emergono i motivi dietro la scelta strategica dei biancoverdi. Esaminiamoli nel dettaglio.

Creatività e progressione: perché l’Avellino ha voluto Tutino | Mercato

Le statistiche di Tutino, raccolte su 1.713 minuti giocati e confrontate con i pari ruolo (fonte dati: FbRef), rivelano un giocatore completo, ideale per le esigenze dei lupi di Biancolino. Il suo notevole contributo offensivo spicca subito. Con 0,21 gol non da rigore ogni 90 minuti (39° percentile), il suo fiuto sottoporta non è stato all’altezza delle stagioni passate, ma il suo expected goals (xG) di 0,37/90′ (84° percentile) e le 3,73 azioni da tiro a partita (91° percentile) dimostrano una capacità eccezionale nel creare opportunità, sia per sé che per i compagni. Aggiungendo 0,21 assist/90′ (87° percentile) e 0,14 expected assisted goals (xAG)/90′ (78° percentile), emerge chiaramente il suo talento nel servire i compagni con passaggi decisivi, aspetto cruciale per un reparto composto prevalentemente da finalizzatori.

Tutino eccelle inoltre anche sul piano della progressione, altro aspetto che potrebbe potenziare le transizioni offensive dell’Avellino. Le sue 2,10 portate progressive/90′ (91° percentile) e i 2,26 passaggi progressivi/90′ (77° percentile) evidenziano la sua abilità nel portare il gioco in avanti. Con 24,48 passaggi tentati a partita (78° percentile) e una percentuale di completamento del 69,5%, l’ex Cosenza si conferma un giocatore affidabile nel mantenere il possesso e dialogare con i compagni, qualità fondamentale per un organico variegato come quello biancoverde, che può contare anche su centrocampisti e trequartisti di grande qualità tecnica.

Perché l’Avellino ha voluto Tutino: versatilità e leadership | Mercato

Anche in fase difensiva, per quanto limitato, il contributo di Tutino è utile, con 0,53 tackle e 0,58 blocchi ogni 90′ (rispettivamente 44° e 53° percentile). Ma Biancolino lo ha voluto soprattutto per la sua leadership offensiva, confermata dai 35,78 tocchi a partita (73° percentile) e 19,02 tocchi nel terzo offensivo (78° percentile) che lo rendono costantemente coinvolto nelle aree cruciali del campo. I suoi 0,74 uno contro uno riusciti ogni 90′ (61° percentile) e i 2,21 tentativi (69° percentile) aggiungono imprevedibilità, permettendogli di superare spesso gli avversari e creare così spazi.

Come si diceva, poi, il contesto della rosa dell’Avellino rafforza ulteriormente questa scelta. Con Patierno, Lescano, Crespi, Favilli e Panico già in squadra, il gruppo offre una miscela di esperienza e potenziale. L’arrivo di Tutino porta un playmaker dinamico che può esaltare l’istinto realizzativo di Patierno, Lescano e Favilli, aggiungendo versatilità e un maggiore dinamismo. I suoi alti percentili nelle azioni da tiro (91°) e nelle azioni da gol (96°) suggeriscono che può elevare il rendimento collettivo, trasformando occasioni in pericoli concreti per gli avversari.

Inoltre, la lunga e comprovata esperienza di Tutino in Serie B, testimoniata dalla sua costanza statistica, offre stabilità a una squadra di ritorno nella seconda serie dopo tanto tempo. La sua affidabilità nei momenti chiave e in contesti simili potrebbe insomma risultare decisiva. Così come la capacità, confermata dalle statistiche, di adattarsi a diverse strategie tattiche, che sia un gioco di possesso o contropiedi rapidi.

Perché l’Avellino ha voluto Tutino: status e ambizione

In conclusione, per l’Avellino questo acquisto riflette status e ambizione. Dopo sette anni di assenza dalla cadetteria, il club non si accontenta della semplice sopravvivenza in Serie B ma ambisce a costruire qualcosa di più elevato e duraturo. Il profilo di Tutino, con la sua creatività, l’abilità in progressione e l’efficace coinvolgimento offensivo, lo rende il catalizzatore ideale per una squadra desiderosa di lasciare il segno.

L’arrivo di Tutino all’Avellino non è solo un colpo mediatico, ma è una mossa calcolata e strategica per costruire una squadra competitiva. Le sue qualità nelle azioni da tiro e nelle portate progressive lo rendono infatti il tassello perfetto per guidare l’attacco e ispirare un gruppo giovane e affamato di successi.


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