Besaggio, equilibrio e visione: è il motore silenzioso dell’Avellino
L'ex Brescia è sempre più importante per Biancolino
Nel turbolento 4-3 contro la Reggiana, tra gol, rimonte e protagonisti sotto i riflettori, c’è stato anche chi ha brillato senza clamore. Michele Besaggio, ex Brescia, ha offerto una prestazione di grande sostanza, diventando il perno invisibile del centrocampo biancoverde. I dati lo confermano: il numero 39 ha messo qualità, ordine e intelligenza tattica al servizio della squadra di Biancolino.
Con l’85,2% dei passaggi riusciti (quarto miglior dato tra i giocatori in campo), Besaggio ha garantito pulizia nella circolazione del pallone. Ancora più significativo il suo 100% di passaggi corti completati, primo assoluto: un segnale di precisione e affidabilità nelle giocate semplici, fondamentali per dare ritmo e continuità alla manovra.
Ma Besaggio non si è limitato soltanto al compitino. Ha creato gioco, con 3 passaggi chiave (Key Passes), il dato più alto della partita. Si tratta di passaggi che hanno portato direttamente a una conclusione, e che certificano la sua capacità di leggere gli spazi e servire i compagni in zone pericolose. A questo si aggiungono 5 passaggi nel terzo offensivo, anche qui primo in assoluto: Besaggio ha saputo verticalizzare e accompagnare l’azione con continuità.
In fase difensiva, ha mostrato attenzione e senso della posizione. Ha fatto registrare 2 blocchi (primo tra i biancoverdi) e 2 tra tackle e intercetti, quarto miglior dato. Numeri che raccontano di un centrocampista completo, capace di contribuire anche nel recupero palla e nella protezione della linea difensiva.
Infine, i 16 tocchi nel terzo d’attacco (secondo solo a Insigne) dimostrano quanto Besaggio sia stato presente anche nella metà campo avversaria. Non solo regia, ma anche partecipazione attiva alla costruzione offensiva, con tempi di inserimento e posizionamento sempre funzionali.
In una gara dominata dalle emozioni, Besaggio ha rappresentato il punto di equilibrio. Non ha segnato, ma ha fatto girare la squadra con intelligenza e continuità, aggiungendo la ciliegina dell’assist per la rete decisiva di Palumbo. Il suo contributo, silenzioso ma fondamentale, è una delle chiavi del successo biancoverde. E forse, anche una certezza su cui costruire.
