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Volley, Prima Divisione femminile – Quarto Mondo in festa: è Serie D!
La pallavolo avellinese ritrova i campionati che contano
È tutto vero: il Quarto Mondo è in serie D. Con l’entusiasmante vittoria nella finale playoff della prima divisione femminile, la società irpina ha conquistato la promozione, riportando finalmente la pallavolo avellinese nei campionati che contano.
A suggellare il trionfo, davanti ad una cornice di pubblico spettacolare, il netto il 3-0 imposto nella finale disputata sabato presso la palestra di Rione Ferrovia “Tedesco” contro la Polisportiva Toriello (25-17, 26-24, 25-12 il punteggio dei tre set). A sancire il momento culmine della stagione, quello valso l’accesso alla D, è stata il capitano Federica De Vito: suo infatti l’ace decisivo che ha chiuso il match, facendo esplodere di gioia tutti i tifosi presenti.
A guidare la squadra in questa splendida cavalcata, a fare da cornice, è stato il loro slogan, che poi è anche una filosofia, quella secondo la quale “il quarto mondo è un’idea”, con cui si indica come, al di là del risultato, il progetto della società sia quello di creare aggregazione tra chi ama da sempre questo sport e chi vuole avvicinarsi per la prima volta.
Alle spalle delle ragazze protagoniste della promozione, d’altronde, vi è una società solida, composta da persone che amano la pallavolo, in primis il Presidente Costantino Grappone, che ha sempre creduto nel progetto, il mister Alessandro Silvestri, che ha saputo trasmettere i suoi insegnamenti alla squadra, ma anche a chi fuori dal campo ha dato sempre il suo supporto tecnico e morale in ogni momento del campionato, come Moira e Pellegrino (Rino) Giovino.
Altrettanto fondamentale si è rivelato l’apporto di tifosi e sponsor – in particolar modo il main sponsor POLILOP nella persona di Vincenzo Pascale -, che hanno sempre sostenuto squadra e società. Con questo spirito, il Quarto Mondo si gode la festa e si prepara alla prossima stagione, nella quale avrà l’onere e l’onore di portare il nome di Avellino in giro per la Campania, come sempre “a testa alta”.