Avellino Basket, Ciro Melillo: “Alla Scandone fatte troppe scommesse, poca programmazione. Le Final Eight gran rammarico”

Il “presidente” per antonomasia, Ciro Melillo, per anni ai vertici della Scandone, ha parlato a Il Mattino della stagione conclusa da questa Scandone, ammettendo come sia sata una stagione deludente, viste le premesse e il budget a disposizione.
Un Melillo che afferma come laSidigas Avellino abbia provato a fare troppe scommesse, rivelatesi poi perdenti e che poi hanno inciso negativamente in questo finale.
Ma ecco le sue parole: “Sto vedendo delel serie playoff stupende, sia in A2, che in A1. Sto tifsndo per Casale dell’avellinese Marco Ramondino, ma speravo che in Serie A potessi tifare per la Scandone. Ma così non è stato. Purtroppo è stata una stagione balorda, dove si è arrivati alla fine davvero alla frutta, coi cestisti spremuti e con delle scelte sbagliate. Fatte poi troppe scommesse da Nicola Alberani. Non solo Wells, che è stato troppo discontinuo, ma puntare su un Fesenko che aveva un ginocchio infortunato e su un Lawal che era fermo da due anni è stato sbagliato. L’unico acquisto vincente come scommessa vinta è stato Scrubb, un elemento che in silenzio e in sordina ha sorpreso tutti. Purtroppo poi anche Sacripanti ha sbagliato alcune scelte in alcune gare fondamentali. Ad esempio il rammarico più gramde è la Coppa Italia, se si riusciva ad andare avanti, come poi si è messa, la si vinceva. Una coppa vinta da Torino, che era ormai una ex squadra, e che poi lo ha dimostrato alla fine. Insomma fatti molti errori. Da dove si deve ripartire? Da maggiore programmazione e magari meno scommesse e più certezze nel roster. Alberani deve affidarsi a talenti che conoscono il campionato, a gente tosta. Speriamo possa capire questo consiglio”.