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Sidigas Avellino, un altro k.o. maturato nei minuti finali

Una sconfitta per certi versi simile a quella della settimana scorsa in quel di Cremona; oggi come allora, la Sidigas Avellino ha infatti giocato male negli ultimi minuti, ed è stata anche stavolta punita dall’avversario di turno.

Contro la Virtus Bologna è stata una sfida iniziata sotto l’insegna dell’amarcord, il ritorno da avversario dell’allenatore Pino Sacripanti, fresco reduce da un triennio sulla panchina dei Lupi. Un tecnico che avrà avuto anche dei limiti che non gli hanno consentito di vincere nessuna delle tre finali disputate con la Sidigas, ma che ha sicuramente tra le sue skills quella di saper trovare subito “la quadra” della situazione, riuscendo a far esprimere le sue squadre al meglio fin dall’inizio della stagione.

Gli atleti della Virtus Bologna hanno dimostrato buona chimica di squadra e probabilmente anche qualità morali tali da ribaltare una partita che sembrava difficile dopo un terzo quarto nel quale l’inerzia sembrava a favore degli avversari. Essi hanno ingranato negli ultimi minuti, piazzando un parziale di 9-0 sovvertendo l’esito del match, fino al risultato finale di 90-96. La chiave di questo “ribaltone” è stata la mancanza di lucidità degli attacchi Sidigas, dunque la difesa di Bologna; ma anche nella metà campo offensiva i felsinei hanno dimostrato di saper essere cinici, castigando Avellino con tiri a volte anche un po’ forzati. Tony Taylor, autore di due autentiche “preghiere” nelle battute finali, è stato appunto l’emblema di questa vittoria in trasferta, avendo letteralmente “spaccato” la partita con questi canestri, molto difficili, da tre punti. Questi tiri, si sa, contribuiscono anche al morale della squadra che difatti si è compattata ed ha resistito bene agli ultimi assalti biancoverdi. Il tabellino di Taylor dice 22 punti totali, di cui 14 nel solo ultimo quarto. Ma Bologna ha avuto anche altre armi, come il lungo Kravic, che avrà pure una discutibile tecnica di tiro ai liberi (praticamente li effettua tirando con una sola mano) ma ha dimostrato di essere piuttosto veloce per la stazza che ha, e grazie a questo ha messo in seria difficoltà Costello, realizzando 7 punti negli ultimi 10 minuti.

Matt Costello dal canto suo ha comunque fatto un’ottima partita: 20 punti in 29 minuti, molta verticalità nelle sue giocate nell’area degli avversari. La Sidigas, come al solito, ha avuto le rotazioni corte,con molti dei suoi atleti inevitabilmente spremuti: troppi i 33 minuti per Caleb Green, che ha infatti accusato un po’ di appannamento; da tre ha segnato solo 2 dei 6 tentativi effettuati da tre, e più in generale non è stato incisivo come in altre precedenti partite, pur restando su buoni livelli (13 punti e 18 di valutazione Lega). Peggio di lui ha sicuramente fatto Demetris Nichols nei suoi 32 minuti, dove ha segnato solo 8 punti e perso 3 palle in maniera ingenua; anche lui avrebbe bisogno di un cambio valido che gli consentisse di rifiatare, cosa ancor più evidente se pensiamo a quanto sacrificio gli viene chiesto nel gioco interno. Giocando minuti nello spot di “quattro” ha avuto modo di catturare anche 7 rimbalzi (il migliore dei suoi) ma è chiaro che il suo ruolo non è quello e che non si sta esprimendo al suo massimo.

Degli altri “iper-utilizzati” da coach Vucinic, è stato Norris Cole il top scorer con 23 punti, pur eccedendo nell’uno-contro-uno in alcuni momenti della gara; preoccupa di più, semmai, l’aspetto difensivo, dato che l’ex Miami Heat tende molto al cambio, cosa che contro gente veloce e potente come Punter e Taylor ha sortito l’effetto di creare miss-match favorevoli a Bologna, che puntualmente ha sfruttato questi inaspettati regali. Kiefer Sykes ha dato ennesima prova di atletismo, di abnegazione in difesa ma stavolta è un po’ mancato sotto il profilo realizzativo(4/9 da due, 1/3 da tre), mentre Ariel Filloy ha realizzato 8 punti tutti nel terzo quarto, quando la squadra è girata meglio anche grazie alla sua verve, dimostrata anche da buoni assist che ha fornito soprattutto per Costello.

Ed è proprio dalla prestazione del terzo quarto che coach Vucinic dovrà ripartire per rimettere in carreggiata la sua Sidigas. Con il quintetto composto da Cole-Filloy-Nichols-Green-Costello si è vista la miglior pallacanestro della serata, un parziale di 24-18 e qualità nella circolazione di palla, testimoniata anche dalle statistiche sugli assist (6 a 1 tra il 20° ed il 30°minuto). Non poteva durare fino alla fine, sicuramente, ma sarà compito dell’allenatore lavorare per far sì che quella qualità durasse più minuti possibili. In una sconfitta come quella di oggi è preferibile guardare il bicchiere mezzo pieno perchè capita all’inizio del campionato. Ed è solo così che si dovrà procedere per non dar adito alle polemiche, che in una piazza come Avellino, purtroppo, escono fuori al primo passo falso.


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